Esce di casa, quando torna trova il suo cane con gli arti amputati: orrore in provincia di Cremona

Foto dell'autore

By lotta75

News

Vorremo non parlare di cronaca, quella che riporta fatti raccapriccianti di azioni violente di cui sono vittime i nostri amici a 4zampe. Purtroppo è difficile non denunciare quanto accade ogni giorno. A Castelverde, in provincia di Cremona, una donna era uscita di casa per prendere un caffè al bar. Al suo ritorno, trova il proprio cane in giardino in stato di shock con gli arti tagliati di netto.

Una scena orribile alla quale si è dovuta confrontare una donna. Un reato atroce che ha preso di mira un povero essere innocente, un bassotto innocuo. Chi ha colpito lo ha fatto con lucidità. In base alla ricostruzione dei fatti, non essendoci tracce di sangue nel giardino, chi ha agito, ha prelevato il cane, al quale ha tagliato le zampe con un tronchese o un’accetta per poi riportare il povero animale, in condizioni disperate nel giardino della sua abitazione.

La proprietaria dell’animale Anna Irrighetti ha raccontato ai media di essere rimasta sconvolto e di aver immediatamente chiamato il marito per portare il cane dal veterinario dove sta ora lottando tra la vita e la morte. I proprietari del cane hanno presentato una denuncia, segnalando alle autorità di aver ricevuto in passato delle lettere anonime nelle quali erano stati chiamati “carissimi vicini” nelle quali erano espresse delle lamentele sull’abbaiare del cane.

Ovviamente, anche le lettere sono state messe agli atti dai carabinieri che stanno ora indagando su questo fatto agghiacciante che ancora una volta porta in primo piano l’ignoranza. Un fenomeno molto più difficile da debellare condannato per l’ennesima volta dalle associazioni animaliste. Un fatto d’intolleranza che ci fa capire quanto la società sia ancora ben lontano dall’essere evoluta. Una questione d’inciviltà che trae dalle energie basse, quelle che ristagno nell’emotività, preda di gesti impulsivi, che ricadono su esseri indifesi. Il dolore inflitto a questo povero animale non ha giustificazioni. Il piccolo bassotto aveva solo una colpa: quella di abbaiare. Un diritto del cane come confermato da una sentenza della Cassazione. Eppure c’è ancora chi si crede di essere “padrone” del mondo e arriva a compiere dei gesti degni di un criminale e per questo, la legge deve provvedere a punire dovutamente chi commette questo tipo di reato che si rivela essere un potenziale pericolo per la società stessa. Resta un cagnolino che sta lottando per la vita e che si rifiuta di mangiare, in stato di chock. Un povero cane che qualche istanti prima era felice e allegro sul quale qualcuno, a mente fredda, aveva calcolato le peggiori torture anziché avviare un dialogo con i proprietari.

In un post di denuncia, l’Associazione Italiana di difesa animali e ambiente (Aidaa) ha sottolineato che non si sa se il cane ce la farà a sopravvivere, annunciando di avere messo una taglia di 30mila euro su chi sarà in grado di denunciare o dare informazioni utili per risalire ai seviziatori.

“Il cane, un bassotto è stato trovato in quelle condizioni ieri dalla padrona nel giardino di casa. Aidaa ha deciso di mettere la taglia sull’autore o gli autori di questo ennesimo atto di violenza su un cagnolino che tra l’altro sta anche rischiando di morire in quanto occorre che questi delinquenti siano individuati e paghino fino in fondo le loro malefatte”, ha dichiarato il presidente dell’Associazione Lorenzo Croce.

Impostazioni privacy