Galgos: si accendono i riflettori sulla condizione dei levrieri in Spagna

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By lotta75

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Sono anni che il tema dei levrieri Galgos è sotto ai riflettori. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le petizioni in tutti i paesi europei con  le quali viene chiesto alla Spagna di tutelare maggiormente questa razza così diffusa nella caccia e destinata ad una fine orrenda, laddove il cane non risultasse più utile ai fini venatori.

Nella petizione viene ricordato che i cani a fine stagione vengono abitualmente impiccati agli alberi e muoiono dopo terribili agonie nel tentativo di liberarsi dal cappio al collo. Altri esemplari vengono uccisi a fucilate, altri abbandonati nei boschi, molto spesso con tendini e legamenti delle zampe lacerati in modo che non possono seguire il cacciatore che fino a quel momento era il loro padrone.

Tra i casi di maltrattamento di cui sono vittime i Galgos, anche l’addestramento con veicoli per cui i cani sono obbligati a  correre ad una velocità compresa tra gli 8 km e 15 km/h. Una violenza che provoca danni fisici agli animali, colpi di calore e disidratazione, fino alla morte.

A rilanciare il tema, entra in gioco la Senatrice del Pd Silvana Amati che ha annunciato di avere sottoscritto la petizione della Senatrice Anna Cinzia Bonfrisco (Conservatori e Riformisti) con la quale viene chiesto di adeguare la normativa di ogni singolo Stato ai principi etici, ambientali, sociali ed economici inclusi nel settore del benessere  animale.

Nella petizione, come riporta Geapress, viene anche chiesto la creazione di una commissione paritetica di tutti gli Stati europei per condurre delle indagini sui reati ai danni degli animali e dei Galgos in Spagna e di un’Agenzia nazionale che vigili sul rispetto delle normative in tema di rispetto del benessere animale.

Infine, l’apertura all’approvazione di una direttiva con la quale siano introdotti dei programmi scolastici per favorire la conoscenza dell’etologia per creare delle generazioni più attente al benessere animale.

 

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