La forza della vita: dalla Thailandia, nuove nascite di tartarughe liuto

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By Benedicta Felice

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I nidi delle tartarughe, una scoperta eccezionale per il percorso verso la scomparsa del rischio estinzione di tale rettile

Cucciolo tra le mani (Foto Pixabay)
Cucciolo tra le mani (Foto Pixabay)

 

Oggi, in tutto il mondo si celebra la giornata mondiale delle tartarughe, animali purtroppo a rischio estinzione a causa delle numerose attività negative messe in atto dall’uomo. L’istituzione di tale giornata, infatti, nasce con lo scopo di promuovere e diffondere una maggiore consapevolezza della salvaguardia di tale esemplare, in primis, la tartaruga comune “Caretta caretta”, la specie marina più comune nei mari italiani. L’assenza dell’uomo dovuto all’attuale pandemia ha favorito la comparsa di un fenomeno positivo per la sopravvivenza della specie. Ecco di cosa si tratta.

I nidi delle tartarughe, un ottimo auspicio per la specie 

Tartarughe marine (Foto Pixabay)
Tartarughe marine (Foto Pixabay)

Il Covid-19 ha messo in ginocchio l’intero pianeta, costringendo l’uomo a rivedere tutte le sue abitudini, dalle più leggere a quelle di importanza superiore. Una di queste ha riguardato il settore dei viaggi e degli spostamenti che ha subito un notevole stop in tutto il mondo. La crisi dell’ambito citato ha provocato l’assenza dell’uomo da molti luoghi turistici che ha consentito a migliaia di testuggini di nidificare sulle spiagge. E’ accaduto in Thailandia dove la cancellazione dei voli internazionali e la conseguente limitazione di tutti gli spostamenti ha dato la possibilità alla fauna, di riprendersi gli spazi che gli sono stati tolti. La conferma giunge dal direttore del Phuket Marine Biological Center, Kongkiat Kittiwatanawong che ha affermato: “Negli anni passati, le tartarughe non sono riuscite a nidificare poiché le loro aree erano state eliminate dagli uomini. La loro difficoltà dipendeva dall’invasione degli esseri umani nel loro habitat e del pericolo costituito dall’attrezzatura da pesca. E’ una buona notizia“.

Le categorie più fragili, cause e conseguenze 

Le spiagge della Thailandia (Foto Pixabay)
Le spiagge della Thailandia (Foto Pixabay)

I nidi scovati sono stati 11 e appartengono alle tartarughe liuto, la categoria più a rischio della Thailandia. Per tale motivo, essa è stata inserita nell’elenco delle categorie ritenute più vulnerabili dall’International Unione for Conservation of Nature. I luoghi adatti per la deposizione delle uova sono difficili da trovare poiché le tartarughe hanno bisogno di spazi silenziosi e al buio, immersi in una completa tranquillità. Una complicanza rafforzata da una presenza cospicua di turisti i quali ogni anno affollano il Paese esotico.

L’incredibile scoperta è stata effettuata a fine marzo,  dopo due mesi di monitoraggio delle uova, nella provincia di Phanga Nga. I membri del parco hanno rinvenuto la presenza di ben 84 cuccioli di tartarughe, un numero che fa sperare sulla continuità di sopravvivenza della specie.

Ci auguriamo che la loro nascita sia solo il primo passo verso il ripopolamento di questi adorabili rettili.

Forza piccoli, che la fortuna sia con voi!

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Benedicta Felice

 

 

 

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