Il bassotto Andy torna a camminare grazie alla protesi stampata in 3D

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By Loriana Lionetti

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Andy è un adorabile bassotto del New Jersey che grazie ad un intervento chirurgico e l’installazione di una protesi stampata in 3D è tornato a camminare.

Andy il bassotto

Loraine Young, la proprietaria di Andy il bassotto,  si è trovata in seria difficoltà quando ha scoperto che il suo amato cucciolo di soli 7 anni da un momento all’altro non era stato più in grado di sorreggersi sulle zampe posteriori, e quindi di camminare con tutte e quattro le zampe .

Il cane era sempre stato molto energico e pimpante e vederlo ridotto a trascinarsi per raggiungere una parte della stanza era deleterio per la donna e per suo marito.

Andy soffriva di una condizione spinale molto pericolosa per la vita che a volte può colpire piccoli cani come i bassotti.

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Andy prima dell’operazione

Loraine Young vista la sofferenza del suo piccolo era devastata. Il bassotto era sempre stato un fedele compagno che le era rimasta accanto anche quando lo scorso agosto era venuto a mancare suo marito Robert anche lui affetto da una grave malattia. Quando suo marito si ammalò, il cane divenne la sua fonte di costante amore e compassione.

Andy il bassotto molto spesso passava le sue giornate al fianco di Robert sdraiato vicino alla sua poltrona reclinabile. La versatilità dei bassotti li rende ottimi compagni di famiglia e sono molto amichevoli.

Loraine vedendo il suo piccolo in quelle condizioni nonostante fosse ancora scossa per la morte del marito decise di portare con la massima urgenza Andy al Saint Francis Veterinary Center fuori Philadelphia dove i veterinari le comunicarono la necessità imminente di intervenire sulla colonna vertebrale di Andy.

La procedura era necessaria ma anche molto rischiosa, poiché le ossa e i vasi sanguigni del cane erano tutti intrecciati in uno spazio molto ridotto grande quasi come un dito umano.

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Andy subito prima dell’operazione

Grazie al programma sanitario in collaborazione Health Design Lab della Thomas Jefferson University che sta sperimentando assiduamente la stampante 3D per la realizzazione di arti artificiali.

E’ stato quindi  possibile creare delle protesi per il piccolo Andy grazie all’uso clinico della stampa 3D per i pazienti veterinari.

Lo staff di Jefferson ha rapidamente creato una replica esatta in 3D della colonna vertebrale danneggiata di Andy, sulla base dei dati della sua scansione TC che è stata quindi utilizzata per guidare e portare a termine l’intervento chirurgico eseguito la mattina successiva. La procedura di Andy è stata la prima applicazione chirurgica del programma pilota.

La tecnologia per creare modelli come  quelli delle protesi di Andy è in circolazione da alcuni decenni, ma è  estremamente costosa e non molto diffusa.

Protesi utilizzate per l’intervento di Andy

Tuttavia, negli ultimi anni,  la stampa 3D viene sempre più utilizzata come aiuto negli interventi chirurgici e in altre procedure, in particolare quelle altamente personalizzate ad uso veterinario.

L.L.

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