Pinguini sul dorso e quadrati azzurri, il bruco dai mille colori

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By Benedicta Felice

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Il bruco dai colori unici, disegni di pinguini sul dorso colorato. Una particolarità che rende meravigliose le immagini diffuse di questo animale

Il bruco (Foto Pixabay)
Il bruco (Foto Pixabay)

In giro per il mondo si possono trovare scatti fotografici  straordinari che, spesso abbiamo modo di vedere solo tramite il web. I più frequenti sono gli animali dal colore strano o dall’aspetto bizzarro ma una foto proveniente dalla foresta del Nord America è qualcosa di, inaspettatamente, incredibile. Di cosa stiamo parlando? Di un bruco che sul dorso sembra avere un maglione dipinto con tanti adorabili pinguini che si muovono con lui. Insomma, un vero spettacolo da ammirare e far conoscere!

Il bruco dai colori unici, pinguini dipinti sul dorso come un maglione 

I colori sgargianti delle larve (Foto Pixabay)
I colori sgargianti delle larve (Foto Pixabay)

L’animale in questione è una larva di falena tipica della zona del Nord America. L’insetto citato fa parte della famiglia delle Lasocampidae appartenente all’ordine dei Lepidotteri il quale scientificamente ha il nome di Malacosoma disstria. La particolarità del bruco, oltre al disegno dei pinguini presenti sul dorso è rappresentata anche da luminosi riquadri azzurri con eleganti righe dorate ai bordi del riquadro. Una scena che sembra davvero essere uscita dal maglione della nonna!

I tratti tipici della larva di falena 

Tuttavia, presenta delle particolarità anche in merito al loro stile di vita. Il loro lavoro è quello di tessere su un foglio di seta dove si trovano insieme ai bruchi durante la muta. Solitamente si spostano da un ramo all’altro dove posano ugualmente i fili di seta. Tale gesto è dovuto alla loro socialità che si configura come un aspetto predominante della loro personalità. Le larve vivono insieme per nutrirsi o ammassarsi come gruppo durante il riposo. La loro alimentazione è costituita dalla quercia, dalla gomma dolce, dalla tremula o dall’acero di zucchero. Dal punto di vista della riproduzione invece, quando le uova si schiudono tali bruchi tendono a  raggrupparsi in insiemi cospicui, rimanendo uniti.

Inoltre, riescono a nutrirsi anche con le foglie degli alberi che li ospitano attraverso la tessitura di tele di seta tra rami e corteccia, senza però essere infastiditi dai predatori. Tuttavia, proprio in relazione a tali caratteristiche, rappresentano un enorme problema soprattutto in primavera quando la loro popolazione “esplode”. Infatti, per tale motivo possono consumare tranquillamente il fogliame di un albero e la loro presenza torna regolarmente ad intervalli regolari, circa ogni dieci anni anche se le epidemie, di solito, durano dai due ai quattro anni. Inoltre, sebbene la gamma distributiva degli insetti sia molto ampia i cicli di epidemia sono sincronizzati dal Canada orientale a quello occidentale. Tuttavia, ancora non è certa la causa specifica dell’epidemia. Al di là di tali aspetti, è sempre bello notare i meravigliosi colori che contraddistinguono questo animaletto.

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Benedicta Felice

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