Il gallo Maurice vince in tribunale:potrà cantare all’alba

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By Loriana Lionetti

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E’ una vittoria schiacciante quella portata a casa dalla proprietaria di un gallo di nome Maurice, grazie alla sentenza della cassazione potrà continuare a salutare l’alba ogni mattina con il suo canto.

Corinne Fesseau con il suo gallo Maurice

Isola di Oléron, la corte del magistrato di Rochefort, nella Charente-Maritime, ha respinto la denuncia dei vicini che accusavano il gallo di svegliarsi troppo presto.

Una lite di quartiere che è diventata il simbolo delle tensioni tra la popolazione locale e i nuovi arrivati ​​nelle campagne.

Corinne Fesseau, proprietaria di Maurice, ha festeggiato la sua vittoria in tribunale con il suo amato gallo in braccio asserendo :”Li abbiamo spennati !!”

Ed è effettivamente il caso di dirlo dato che il tribunale ha deciso che i vicini della donna dovranno continuare a sentire ogni mattina il canto del gallo e sono stati inoltre condannati a risarcire la donna con una somma di 1000 euro come risarcimento danni, e dovranno anche sostenere le spese legali sostenute per il processo.

Sembra infatti che per constatare l’effettivo disagio creato dal gallo un ufficiale giudiziario si sia recato per 3 notti consecutive nei pressi dell’abitazione per verificare il reale disagio che ha detta dei vicini veniva a crearsi ogni mattina verso le 4.

Ma l’orario denunciato dai vicini non è risultato veritiero sembra infatti che il gallo non inizi a cantare alle 4 della mattina ma che canti “in modo intermittente” solo tra le 06:30 e le 07:00, a un volume “appena percettibile quindi non molto intenso” se si tiene la finestra chiusa.

In breve, i vicini, una coppia di agricoltori in pensione dell’Alta Vienne la cui casa di Oléron è la residenza per le vacanze estive, non hanno dimostrato la prova di un disagio effettivo, e secondo il giudice hanno persino “agito in modo abusivo” nel presentare una denuncia, soprattutto perché “non hanno davvero vagliato la possibilità di una soluzione amichevole”, ha dichiarato la corte.

Corinne Fesseau ha affermato:“Questa è una vittoria per tutte le persone nella mia stessa situazione . Spero che questo crei un precedente per loro”.

Tutti saranno protetti : campane, rane … E perché non una legge delle Mauritius per proteggere tutti i rumori rurali?“, Ha aggiunto Corrinne .

Facendo allusione ad altri litigi di vicinato legati al rumore che infuriavano nelle aree rurali da qualche tempo.

Come la corte Dax nelle Landes  che dovrà esaminare in ottobre, prendendo di mira questa volta il crepitio e il riso soffocato delle anatre e oche nel paese pieno di conflitti”.

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protesta per il gallo Maurice

Il gallo in pochi mesi è diventato il simbolo di “LET ME CANTA” una petizione ideata per il mantenimento della vita rurale che in questo periodo è minacciata dall’arrivo di persone che nonostante abbiano una casa in campagna non amano molto la vita campagnola in quanto la associano al silenzio.

Le rimostranze sono state talmente tante da portare il sindaco del piccolo villaggio di Gajac nella Gironda, a 70 km da Bordeaux a proporre questi suoni come patrimonio nazionale delle campagne per “proteggere le nostre tradizioni“.

Maurice

All’esposizione del caso di Maurice gran parte del dibattito riguardava la vita di campagna. L’avvocato dei querelanti non sarebbe voluto arrivare al processo ma il sindaco è voluto intervenire in favore di Corinne Fesseau “Abbiamo sempre vissuto con orti, pollai, abbiamo una vita piuttosto tradizionale”

“Questi litigi nascono innanzitutto dall’idea sbagliata dei nuovi arrivati ​​nel mondo rurale: canti e pianti di animali da fattoria, motori di mietitrebbie o motoseghe … “La calma non è unica per la campagna”, ha dichiarato il sindaco.

Oltre alle discussioni per i rumori molesti degli animali e delle attrezzature agricole un alto litigio che si verifica spesso e quello sull’utilizzo dei pesticidi.

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