Il pelo era cementato sul suo corpo tanto da renderlo irriconoscibile

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By lotta75

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Lo hanno ritrovato per le strade di Leeds nel Regno Unito. Un piccolo essere irriconoscibile che i volontari hanno chiamato Soldier.

Il cagnolino di razza Lhasa Apso era in condizioni così disperate tanto che intorno ai suoi occhi si era creata una brutta infezione che stava letteralmente divorando la pelle.  L’animale di circa sei anni, secondo le prime ipotesi non è stato curato per diversi mesi e per potere rimuovere il suo pelo, lo staff veterinario è stato costretto ad anestetizzarlo. Un ammasso di peli aggrovigliati che formavano una specie di coltre dura come il cemento.

L’elemento che ha inorridito maggiormente i veterinari è che il pelo era così trascurato e intricato che il cane aveva la zampa anteriore legata ad un orecchio.

Con molte probabilità il povero animale è stato volontariamente abbandonato nell’area e in quelle condizioni non poteva di certo allontanarsi o percorre troppi chilometri.

Fortunatamente, dopo l’intervento Soldier ha iniziato a reagire alle cure e a mangiare.

Lo staff della Rspca, Società di protezione animali britannica era scioccato e in parte non riesce ancora a credere che si possa ridurre un cagnolino in quelle condizioni. Per questo è stato chiesto a chiunque di fornire informazioni utili ad individuare il proprietario o il responsabile dell’abbandono.

Soldier è stato accolto presso il rifugio Dogs Trust Leeds e la responsabile dell’associazione, Amanda Sands, ha espresso il proprio rammarico sottolineando che in “trent’anni di lavoro non ho mai visto una cosa così straziante e terribile” e condannando il gesto senza mezzi termini: “Ridurre un animale in queste condizioni è scioccante e non ci sono giustificazioni”.

Negli ultimi tempi si sono registrati altri casi simili come il ritrovamento di un esemplare a Torre Chianca in Puglia., nel mese di dicembre del 2016. In quel caso, non solo il cagnolino era stato gettato nei rifiuti ma aveva il pelo così lungo, ammassato e sporco da non potersi muovere. Ovvero, quel povero esemplare era stato ridotto allo stremo e di fronte ad una situazione così critica hanno preferito abbandonarlo, condannandolo ad una morte certa. Casi che sollevano lo sdegno e lasciano davvero sconcertanti portandoci ad interrogarci su come si possa arrivare a questa crudeltà e indifferenza.

 

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