Il tacchino arrabbiato che non vuole umani attorno a sé: il caso in California

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By Benedicta Felice

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Il tacchino arrabbiato, un esemplare che non ha accettato il ritorno alla normalità ed è diventato “aggressivo” con gli esseri umani

Il tacchino in primo piano (Foto Facebook)
Il tacchino in primo piano (Foto Facebook)

 

Il lockdown ha permesso alla natura e al mondo degli animali di riappropriarsi della loro libertà e quando la situazione è tornata lentamente alla normalità, non tutti l’hanno presa bene. E’ il caso di un tacchino che era così felice di godersi il suo relax e la solitudine, da arrabbiarsi per il ritorno dei visitatori. Una storia divertente che lascia senza parole, nel senso più goliardico e positivo del termine ma da non sottovalutare.

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Il tacchino arrabbiato, un caso che fa discutere

L'animale "temuto" (Foto Pixabay)
L’animale “temuto” (Foto Pixabay)

La divertente vicenda è accaduta in un parco cittadino di Oakland, il Morcom Rose Garden che si è configurato come la cornice del bizzarro avvenimento. All’apertura del parco, il tacchino era così adirato che i responsabili hanno dovuto chiudere in maniera temporanea il giardino, per evitare che l’animale potesse scatenare la sua aggressività. Al riguardo, uno dei membri della struttura ha affermato: “La decisione è dovuta al tentativo di addestrare il tacchino a mantenere le distanze tra gli umani.” Naturalmente, la decisione presa ha scatenato qualche polemica, perché molti non hanno accettato la negativa considerazione che gli è stata affidata. L’animale infatti, di nome Gerald veniva spesso visto passeggiare in giardino, tra le strade del quartiere e addirittura all’uscita di scuola, dove attendeva i ragazzi.

Purtroppo, gli abitanti della città hanno preso molto sul serio l’aggressività dell’animale, considerandolo un problema di pubblica sicurezza. Il lato caratteriale del tacchino è stato messo in evidenza anche in un cartello esposto all’ingresso del roseto. Qui, si spiega della mancata possibilità di traferire il gallinaceo altrove, e dunque, bisogna rispettare il regolamento che è stato imposto. L’educazione del tacchino è stata affidata agli esperti dell’Oakland Animal Services i quali si sono dimostrati fiduciosi nella possibilità di un suo addestramento.

Insomma, una questione non semplice da gestire. Attenderemo i prossimi aggiornamenti per sapere quando arriveranno i frutti di tale impegno.

Benedicta Felice

 

 

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