Ippoterapia come antistress per medici e infermieri in ospedale

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By lotta75

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Ippoterapia per ridurre lo stress di medici e infermieri all’ospedale di Milano

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@immagine d’archivio

Da oltre un mese, medici e infermieri in tutta Italia sono sottoposti a turni estrenuanti per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Costretti a turni e a ritmi stressanti, anche chi opera in prima linea necessita di strumenti per ridurre lo stress. Per far fronte ai bisogni psicofisici del personale, l’ospedale Niguarda di Milano ha avviato un’iniziativa mettendo a disposizione il maneggio presente nell’area dell’ospedale, dove il personale può ritagliarsi qualche minuto di relax a contatto con i cavalli.

Gli animali vengono usati nella terapia assistita e sono numerosi i benefici per la mente delle persone. Tanto che, recentemente, un medico in prima linea a fronteggiare l’emergenza Covid-19 aveva condiviso una fotografia in compagnia di un cane, sottolineando quanto fosse importante per aiutarlo a superare lo stress del lavoro.

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In tal senso, l’importanza di questa terapia viene ora estesa al personale che potrà recarsi al maneggio o prima o dopo il lavoro dove rilassarsi in un ambiente naturale, in compagnia degli equini.

Sono ben sette i cavalli con i quali potranno interagire. “Prendersi cura di un cavallo, pulendolo o dandogli da mangiare può aiutare medici e infermieri a ritrovare un equilibrio quasi inesistente in corsia e a compensare quel vuoto lasciato dal mancato contatto stretto con i pazienti a causa del virus e della tuta da ‘astronauta’”, ha spiegato Michela Riceputi, psicoterapeuta del centro ippico.

Stress e difese immunitarie

Il progetto è stato pensato dagli specialisti che operano nel reparto di Psicologia clinica dell’ospedale per aiutare medici, infermieri ma anche i loro famigliari che sono coivnolti nelle attività del maneggio.

Secondo quanto riportato nelle prime due settimane di sperimentazione hanno aderito 30 persone tra medici e infermieri e le richieste continueranno sicuramente a salire.

La situazione è stressante per chi lavora in prima linea alimentata dalla preoccupazione di contagiare i propri famigliari, dall’impotenza e dai decessi dei pazienti. E’ lo stesso ospedale a riferire che di conseguenza, “molti professionisti negli ultimi mesi hanno iniziato a soffrire di inquietudine, disturbo del sonno o calo dell’umore”.

Inoltre, è noto che lo stress e il calo dell’umore porta a un calo delle difese immunitarie esponendo il personale a ulteriori rischi.

Il contatto con il cavallo, un animale sensibile contribuisce a riequilibrare il proprio stato d’animo. Infatti, grazie al rapporto con l’animale, si sviluppa il senso della responsabilità, impone autodisciplina, pazienza e concentrazione. Entrando nel linguaggio equino, osservando l’animale si sposta l’attenzione sul cavallo. La sua stazza associata alla sensibilità richiede un approccio rispettoso che richiede controllo di se stessi. Questo ci guida alla scoperta di numerose risorse interiori. Infine, il contatto con la dimensione della natura, la comunicazione che passa attraverso silenzi eloquenti, gesti, movenze e sguardi aiuta a ritrovare l’armonia e a ricalibrare la propria carica energetica, entrando in un mondo prettamente sensoriale che risveglia numerose altre facoltà e capacità nelle persone.

 

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C.D.

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