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Cambio di rotta sull’isola-carcere di Gorgona: il destino degli animali

Con la fine del lockdown dovuto all’emergenza coronavirus, l’accordo sull’isola-carcere di Gorgona che cambia il destino degli animali entra in vigore.

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Cambio di rotta sull’isola-carcere di Gorgona: il destino degli animali (Foto Pxnio)

Gorgona, in Toscana, è l’unica isola italiana ad essere adibita come carcere. Sull’isola i detenuti possono circolare per svolgere determinate attività, rendendo da sempre questo luogo un modello rieducativo. 

Fino al 2015 animali e detenuti vivevano in comunità e questi ultimi potevano occuparsi dei primi, poi è stata introdotta la macellazione degli animali sull’isola.

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Cambio di rotta sull’isola-carcere di Gorgona: il destino degli animali del mattatoio

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Il destino degli animali del mattatoio di Gorgona (Foto Pxhere)

La LAV dopo una lunga battaglia ha annunciato che nessuno degli 588 animali presenti sull’isola sarà più macellato, né ne saranno portati di nuovi a questo scopo.

L’associazione si è occupata di adottare alcuni animali (che vivranno nel centro di recupero di Semproniano) e di trovare una giusta collocazione ad altri, anche con un contributo economico di 45000 €. Una parte degli animali rimarrà sull’isola e saranno i detenuti, come un tempo, ad occuparsene grazie a un programma dell’Università Bicocca di Milano.

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Il Sottosegretario Ferraresi ha sottolineato come una presenza minore di animali sull’isola comporterà un minore inquinamento e che la nuova attività per i detenuti, non violenta, sarà utile per sviluppare in loro un rapporto empatico e rispettoso del territorio e costituirà un bagaglio culturale che tornerà loro utile lavorativamente “una volta terminata la pena”.

L’accordo tra LAV, Arcipelago toscano, Dap e Ministero dell’Interno, di cui vi avevamo parlato nel nostro articolo “Chiusura del mattatoio di Gorgona: il destino degli animali”, con la fine del lockdown, può concretizzarsi e il 25 giugno un primo gruppo di animali verrà portato via dall’isola. Per l’occasione è prevista la presenza del sindaco Luca Salvetti, del vicesindaco, degli assessori all’ambiente e al sociale, del garante dei detenuti e del presidente della Lav. 

Fonte: Comunicato stampa Lav e Qui News Elba