Jacob e Pirate: il bambino autistico di 6 anni che legge ogni giorno una storia ad un pit bull

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By lotta75

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Ogni giorno, immerso nel silenzio del suo universo, un bambino autistico di 6 anni si reca al canile municipale, il Carson Animal Shelter di La Habra in California, dove incontra un amico speciale.

La storia del piccolo Jacob è stata dalla mittente NBC4 News, conquistando i media locali. I genitori di Jacob scoprirono che il figlio era affetto da autismo quando aveva solo 2 anni e iniziarono un percorso al suo fianco, fino a quando non hanno conosciuto una volontaria che ha portato Jacob a trovare i cani ospitati nel canile.

L’impiego degli animali nelle terapie è ormai un ambito, quello della Pet Therapy. che sta entrando a far parte di un tipo di percorso di recupero e ci sono numerosi casi di bambini con problemi di autismo e altri handicap che sono riusciti attraverso la relazione con gli animali a trovare dei canali con i quali entrare in contatto con il mondo esterno. Piccoli passi in avanti che in realtà possono essere considerati passi da gigante, troppo spesso portati in secondo piano.

Jacob ha creato un rapporto speciale con un pit bill di nome Pirate. Ogni giorno, il bambino si reca al canile, per sedersi davanti alla gabbia di Pirate al quale legge delle storie: “Se leggo ai cani, usciranno dalle loro gabbie e troveranno una casa”, ha detto il bambino, spiegando che “aiuta i cani ad essere più socievoli”.

La madre di Jacob ha raccontato che il figlio ha amato i libri fin da piccolissimo, come se fosse l’unica cosa che lo interessasse: “Non voleva giocare con i bambini ed è molto difficile accettare che c’è qualcosa di diverso in tuo figlio e che ciò sarà la sua vita”.

Dopo un periodo di blocco, Jacob ha iniziato a progredire da quando ha iniziato a leggere le storie a Pirate: “E’ più calmo. Non sbatte contro le gabbie o si mette ad urlare. Va al canile, con il suo libro in mano, nell’altra ha il suo tappetto. Arriva davanti alla gabbia di Pirate e si mette a leggere. Il cane lo ascolta”, racconta la responsabile del canile.

Questa pratica non solo aiuta i cani a socializzare con i bambini, ma al contempo aiuta Jacob ad aprirsi, spiegano la madre e la volontaria.

Jacob è convinto che Pirate ha solo bisogno di un po’ più di amore e che le sue storie lo aiuteranno a trovare una casa per sempre.

Dopo un periodo passato con Pirate, dai controlli, è emerso che Jacob è salito di livello, migliorando la sua patologia. Dal canile, invece, i responsabili hanno fatto sapere che Pirate a breve andrà a stare con un esperto che lo addestrerà per essere adottato.

Negli Stati Uniti si sta diffondendo un progetto mirato al recupero dei cani ospitati nei rifugi attraverso e che coinvolge i bambini a leggere delle storie ai cani. Si tratta di una pratica con la quale non solo migliorare l’approccio dei bambini alla lettura ma anche a rendere socievoli i cani traumatizzati. In Italia, è stato invece avviato un progetto di Pet Therapy “leo Lucky” che consistete in un’attività basata sulla “lettura assistita” per i bambini in presenza di un compagno peloso.

 

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