Cuccioli lapidati in Sicilia
Abbandoni, randagismo, maltrattamenti e uccisione di cani. Fatti di cronaca all’ordine del giorno in territori spesso emarginati dove permane l’antica mentalità per cui la vita degli animali non ha alcun valore.
Lo scenario è alquanto preoccupante e a destare preoccupazioni sono le modalità sempre più crudeli con le quali cani di ogni tipo vengono barbaramente uccisi.
Dopo la catena di avvelenamenti registrati in alcune province della Sicilia, nel comune di Librizzi, in provincia di Messina, sono rinvenuti due cuccioli morti, uccisi per lapidazione.
Dopo la macabra scoperta, questa volta però, si sarebbero subito mosse le autorità locali. Il sindaco e la vice presidente ASA (Associazione Animalisti Siciliani ed Ambiente) Daniela Lotito hanno denunciato quanto accaduto, annunciando di voler individuare i responsabili dell’orrore.
“Siamo arrivati alla lapidazione dei cuccioli di cani, superata oramai abbondantemente la barriera dell’orrore davvero non abbiamo più parole”. E’ quanto hanno commentato la Lotito e Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA.
I due esemplari non avevano neanche due mesi e sono stati uccisi a colpi di pietre.
Emergenza strage cani Sicilia
La Lotito ha reso noto che la sua associazione è nata per contrastare “il fenomeno della violenza che purtroppo insieme al traffico di animali e delle truffe sui cuccioli dei cani è particolarmente diffuso anche in quella zona della Sicilia”.
La stessa vice presidente Asa ha infatti ricordato che negli ultimi tempi si sono verificati diversi casi preoccupanti. A Vittoria, un comune limitrofe, ignoti si sono introdotti nel rifugio dell’associazione “Pensieri bestiali”, aprendo 8 box. I responsabili del rifugio, al mattino seguente, hanno trovato due cani morti e altri esemplari feriti, liberi nel cortile del rifugio.
Un atto barbarico, al vaglio delle autorità che hanno avviato un’indagine sul caso. Al vaglio delle forze dell’ordine, i filmati della telecamera di sorveglianza che potrebbero contribuire a ricostruire la dinamica dei fatti e forse ad identificare i responsabili.
Cani vittime di ogni sorta di crudeltà. Non solo randagi o cani abbandonati, anche esemplari salvati dalla morte. Purtroppo, in alcuni casi, gli interessi privati o di organizzazioni criminali, ritardano l’impegno dei volontari nella gestione degli appalti.
Come emerso dal traffico dei cani verso il Nord o all’estero e da numerosi scandali legati agli appalti comunali per la gestione dei canili. Un orrore senza fine di cui sono vittime come sempre piccole creature innocenti.
Purtroppo, l’estate non è solo la stagione degli abbandoni. Questa stagione è anche legata al periodo riproduttivo dei cani, in cui nascono le cucciolate. Non a caso, proprio nel periodo dell’estate, si registra il maggior numero di abbandoni o uccisione dei cuccioli. Anziché sterilizzare, c’è chi preferisce uccidere senza farsi scrupoli.
C.D.