L’autostrada delle api, un luogo per salvarle dal rischio estinzione

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By Benedicta Felice

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L’autostrada delle api, un progetto unico nel suo genere che prende spunto da quello di Londra. Fioritura e benessere per tutti gli insetti

L'ape sul fiore lilla (Foto Pixabay)
L’ape sul fiore lilla (Foto Pixabay)

 

Combattere il rischio estinzione delle api si può e si deve fare! Un tragitto pieno di colori e profumi che riempiono il paesaggio di aria pura e di benessere per le api. Il progetto si chiama “l’autostrada delle api” e attraversa il Parco Nord di Milano, precisamente da Nord-Ovest a Sud-Ovest. Vediamo di cosa si tratta…

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L’autostrada delle api, un progetto unico in Italia

Le api sul fiore giallo (Foto Pixabay)
Le api sul fiore giallo (Foto Pixabay)

L’iniziativa prende spunto dall’autostrada di Londra ed è formata da 300 piante perenni insieme ad un milione di fiori. La meravigliosa idea ha l’obiettivo di tutelare la vita degli insetti, così importanti per il pianeta, costantemente sottoposti alla minaccia di pesticidi che comportano la scomparsa del loro habitat naturale. L’aumento della popolazione delle api non è l’unico progetto da prendere in considerazione, perché accanto a questo si unisce la necessità di favorire lo sviluppo degli orti sociali. Tale aspetto infatti, è fondamentale per preservare l’equilibrio degli ecosistemi, un tassello importante da trattare nel migliore dei modi.

Dal punto di vista tecnico, la costruzione dell’autostrada (destinata  a diventare la più lunga d’Italia) fungerà da collegamento tra 2 apiari di 15 arnie, tutti presi in carico tra l’orto Comune Niguarda e la Cascina Centro Parco. L’obiettivo inoltre, non riguarda soltanto le api ma anche il Parco Nord. Gli autori di tale idea hanno lo scopo di rendere l’autostrada, in modo sempre più conforme alla natura.

Il tragitto sarà lungo 3,5 km e ben presto diventerà uno dei fiori all’occhiello di tutta l’Italia. A giovarne quindi, non sarà solo il patrimonio paesaggistico ma anche il ripopolamento delle api.

La nostra speranza è che possa coinvolgere quante più possibili città d’Italia.

Complimenti agli artefici di questo grande progetto!

Benedicta Felice

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