L’estrazione mineraria vietata nello Zimbabwe: più tutela per gli animali

Foto dell'autore

By Benedicta Felice

News

L’estrazione mineraria nelle riserve naturali è stata vietata nello Zimbabwe. Un gesto fondamentale per salvaguardare l’ambiente e gli animali

Giraffe (foto Pixabay)
Giraffe (foto Pixabay)

Finalmente, una bella notizia per i nostri amici animali che giunge direttamente dallo Zimbabwe. L’associazione denominata ZELA (Zimbabwe Enviromental Law Association) ha chiesto al Governo il blocco immediato dell’estrazione mineraria nelle riserve naturali. La sua azione è servita per vietare una pratica simile che porta beneficio agli animali e all’ambiente. Ecco i dettagli da conoscere.

L’estrazione mineraria, in Africa è stato posto il divieto di tale pratica 

Il leone nella natura (foto Pixabay)
Il leone nella natura (foto Pixabay)

La richiesta dell’organizzazione è stata rivolta contro il governo e le licenze riservate alle aziende cinesi, irrispettose verso ogni operazione di salvaguardia ambientale. Per tale motivo, ZELA ha menzionato l’esecutivo del Paese in tribunale con la richiesta del relativo divieto da applicare. A quel punto, l’Alta Corte di Giustizia ha pronunciato il suo sostegno verso la causa esposta, vietando tutte le estrazioni minerarie nel territorio dello Zimbabwe, nello specifico in tutte le aree protette. Un sentenza che rappresenta una vera e propria vittoria per gli animali e l’intero ambiente. In tal modo, la natura e gli esseri viventi che lo popolano acquistano maggiore rilievo rispetto al carbone, ritenuta una fonte importante per tanti investimenti.

Potrebbe interessarti anche: Giordania, aperta riserva naturale per gli animali vittime della guerra

Il vantaggio di questa decisione non è indirizzato solamente verso gli animali ma anche verso il settore turistico che si fonda sull’esplorazione delle zone protette. Il divieto imposto a tale attività tutela non solo gli animali ma anche la lotta e la conseguente emarginazione del degrado ambientale. I pericoli derivanti da tale pratica sono molti e dunque occorre stare attenti alle conseguenze negative che possono comportare anche agli esseri umani. Secondo alcuni studi ben 3,5 milioni di persone rischiano di morire per gravi malattie dovute a una simile pratica o di rimanere invalide per l’estrazione del mercurio. Ciò è dovuto all’incoraggiamento rivolto alle varie Nazioni a livello mondiale della cosiddetta corsa all’oro che crea progetti di microstrazione nei paesi che sono in via di sviluppo.

La ricerca evidenzia gli aspetti negativi prodotti dall’estrazione insieme alla lavorazione e la fusione dei metalli, produzione di sostanze chimiche e rifiuti domestici. Dunque, è fondamentale eliminare tale problema e preservare l’importanza da dare ad un tema simile.

Per fortuna, l’amore per l’ambiente ha prevalso su ogni concorrenza economica.

 

Benedicta Felice

Impostazioni privacy