L’insostenibile indifferenza dell’essere: cani lasciati per strada sofferenti

L’insostenibile indifferenza dell’essere: cani lasciati per strada sofferenti

cane

Come sempre le pagine di cronaca dedicate ai nostri amati 4zampe riportano storie raccapriccianti e raramente possiamo rallegrarci di fatti come il salvataggio di un cane sulla Napoli Bari, nel quale un poliziotto è stato al fianco dell’animale in attesa dei soccorsi (clicca qui). Nella maggior parte dei casi, l’indifferenza regna sovrana.

IL CASO DI LUCIA– E’ il caso della storia di una piccola meticcia alla quale è stato dato il nome di Lucia che, di notte, con i suoi lamenti, dava fastidio a dei condomini, residenti in un comune nella Provincia di Agrigento, per cui ai Carabinieri e alla Polizia Municipale sono arrivate una pioggia di segnalazioni.

A quel punto è scattato l’intervento dell’OIPA e di alcuni volontari guidati dalla responsabile Laura Samaritano. Ma sul posto, si è presentata una scena alquanto rammaricante: la cagnolina, piuttosto anziana, era cieca e aveva le ossa rotte. A Luci, che è stata subito soccorsa e ricoverata, è stata diagnosticata non solo la cecità ma anche la leishmania e la rogna. Dalle radiografie invece è emerso che la piccola meticcia aveva il bacino fratturato, mentre la tibia era fuoriuscita.

“Il problema non sembrava essere la necessità di provvedere al ricovero di Lucia, piuttosto il fastidio per i suoi lamenti”, ha commentato la Samaritano.

Secondo la ricostruzione la piccola cagnolina si lamentava per i dolori provocati dalla grave frattura che si sono amplificati nel tentativo di spostarsi. Infatti, per la Samaritano non ci sono dubbi sul fatto che il cane sia stato investito e che “chi ha investito Lucia, deve averla appena spostata dal centro della carreggiata, ma più di questo non ha fatto”.

La cagnolina è stata ricoverata sabato scorso ad un ambulatorio veterinario dove ha ricevuto le prime cure e una trasfusione di sangue. Le sue condizioni sono gravi, anche se c’è stato un piccolo segnale di miglioramento.

“Per lei – rassicura la responsabile Oipa- faremo venire un Veterinario specializzato in oculistica. Gli occhi sono quasi di fuori e non convince, per questo, il solo effetto della leishmania”.

Insomma, si tratta di un caso lampante di come queste piccole creature non vengono considerate: al di là della persona che l’ha investita, sorprende il fatto che le persone abbiamo chiamato le autorità non tanto per le condizioni del cane, quanto per il fastidio che recava di notte: “Le sue urla di dolore disturbavano il sonno dei condomini”.

Una situazione in cui l’animale è stato lungamente trascurato, per cui adesso l’Oipa sta chiedendo un sostegno per la degenza della piccola Lucia.

IL CASO DI PIMPA

Stesso scenario a Capua in provincia di Caserta, dove è stata salvata una cagna di taglia grande di circa 3 anni, sopranominata Pimpa con metà faccia gravemente danneggiata da una grave infezione. Dopo una serie di segnalazioni, un gruppo di volontari ha cercato l’animale, spaventato e sofferente, che si nascondeva all’interno di aree private. Fortunatamente, i volontari sono riusciti a recuperarlo, catturandolo con una rete. La ferita del cane era in putrefazione. Con molte probabilità a provocare quel danno sulla faccia, secondo i volontari, sarebbe stato un petardo. Pimpa è stata sottoposta ad un primo intervento chirurgico, ma la grave infezione ha danneggiato irrimediabilmente un occhio: “Quella cagna è stata forse abbandonata perché malata. Poi c’è la storia del petardo, ovviamente da verificare. Di certo il penoso stato nel quale l’abbiamo ritrovata, testimonia un non breve periodo di trascuratezza. La sua faccia è stata lentamente divorata dall’infezione. Sta molto soffrendo e la degenza si presenta lunga e complessa”, ha dichiarato uno dei volontari intervenuti sul posto, Vincenzo Caporale.

I responsabili si stanno chiedendo come sia stato possibile che quel povero animale sia stato lasciato in quelle condizioni, senza che nessuno abbia cercato di prendersi cura di lui. Adesso, saranno necessari alcun giorni, per capire se Pimpa si potrà salvare.

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