Puniti i maltrattamenti verso gli animali in un canile, fino a causarne la morte di alcuni: il tribunale ha espresso la sua condanna verso la responsabile.

La LAV ha denunciato nel 2015 le condizioni in cui versava il canile di Finale Emilia, in provincia di Modena. Gli animali ospiti vivevano in condizioni igienico-sanitarie pessime e queste ledevano il loro benessere, non solo fisico ma anche psichico.
In seguito a questa denuncia della LAV i numerosi ospiti di Dimensione Animale sono stati salvati grazie al corpo forestale dello Stato e al NIRDA. Gli 80 cani, i 95 gatti e l’asino ospitati hanno visto, dopo anni in cui la LAV denunciava le irregolarità nel canile e anche la morte di alcuni animali, la salvezza prima che anche per loro fosse troppo tardi.
La struttura era stata sequestrata su ordine della procura della Repubblica di Modena. In quell’occasione la LAV aveva ringraziato il Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali e la Procura per il lavoro svolto.
Maltrattamenti di animali in un rifugio a Finale Emilia: scatta la condanna penale per la responsabile

Venerdì 22 novembre si è concluso il primo grado della processo penale in cui era coinvolta la responsabile del canile. La donna è stata condannata a versare 8000 euro per aver violato l’articolo 727, che regola che gli animali vadano tenuti in condizioni compatibili con la loro natura.
Le prove contro di lei sono state raccolte grazie a dei volontari che avevano documentato con video e foto cosa stava accadendo all’interno del canile. In questo mese anche altre persone sono state condannate per le loro responsabilità nei confronti di animali ospiti in un canile, come vi avevamo raccontato qui Maltrattamenti in un canile: scatta la condanna penale.
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T.F.
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