Massacrarono cane, per il giudice non sono colpevoli

Foto dell'autore

By Antonio Papa

News

Sono stati assolti i due imputati, padre e figlio, accusati di aver barbaramente ucciso un cane il 18 luglio 2014 a Breno, località in provincia di Brescia situata nei pressi del passo Crocedomini. Il povero animale venne finito dopo aver patito atroci sofferenze, preso a calci e bastonate prima di essere ucciso barbaramente con una pietra scagliatagli pesantemente in testa. La sua morte tra l’altro non sarebbe stata istantanea ma sarebbe durata alcuni lunghissimi attimi, per un agonia tremenda.

I due allevatori, padre e figlio, rinviati a giudizio tre settimane fa, se la sono però cavata perché la sentenza emessa nelle scorse ore ha previsto per loro l’utilizzo della legittima difesa. Il fatto non sussiste, ed anzi l’animale avrebbe manifestato propositi minacciosi tali da giustificarne l’uccisione. Resta però la reazione tremenda dei due, che hanno finito il cane usando una violenza per nulla giustificabile..

@screen shot video youtube

Ilaria Innocenti, responsabile Area Animali Familiari per la LAV – Lega Anti Vivisezione – denuncia tutto il proprio sgomento per questo epilogo in una dichiarazione riportata sul sito web ufficiale dell’associazione animalista: “Siamo esterrefatti da questa decisione. L’inaudita crudeltà perpetrata dai due e documentata dalle fotografie pubblicate su Brescia Oggi, non trova, a nostro avviso, spiegazione nella tesi della legittima difesa. Si è andati decisamente oltre in questo episodio che ha visto il povero cane Moro come una vittima di un vero e proprio massacro”.

La dirigente LAV prosegue: “Il nostro movimento, in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, chiede da subito al PM di ricorrere in Appello affinché una simile violenza non rimanga impunita, e invita il testimone oculare della macabra esecuzione, che scattò le immagini pubblicate sul quotidiano bresciano, affinché esca dall’anonimato e racconti esattamente come si sono svolti i fatti”.

Impostazioni privacy