Minacciato e preso a botte perché voleva liberare un cane

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By lotta75

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E’ accaduto a Trapani, dove Enrico Rizzi, Presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali Onlus (N.O.I.T.A), era presente ad un blitz del Corpo Forestale e della Polizia di Stato, in veste di pubblico ufficiale dopo essere stato nominato dal Corpo Forestale “Ausiliario di Polizia Giudiziaria” come “persona competente in materia nel campo della legge sul maltrattamento degli animali”.

L’intervento era mirato a liberare un cane che da giorni viveva su un piccolo balconcino. Ma qualcosa non ha funzionato e quando la proprietaria dell’animale ha visto arrivare il personale, si è scagliata contro Rizzi, dapprima minacciandolo verbalmente.

A quel punto, richiamata dagli agenti della polizia, la donna dopo aver fornito i propri documenti ha chiamato la sorella, proprietaria effettiva del cane, che si è presentata sul posto nel giro di una ventina minuti e facendo precipitare la situazione.

Infatti, nei confronti di Rizzi, la donna ha rivolto pesanti minacci di morte, arrivando a colpirlo con un pugno sul viso: “TI SGOZ** PEZZO DI ****, TI BRUC** LA MACCHINA”…”, ha scritto Rizzi sul suo profilo Facebook, riportanto il tipo di minace verbale che ha ricevuto.

Il giovane attivista è stato poi assalito dal cognato che lo ha preso a calci e colpito con una stampella sulla schiena.

Secondo la descrizione dei fatti, gli agenti avrebbero avuto difficoltà a contenere le donne.

Rizzi, non solo è stato minacciato e preso a botte, ma avrebbe anche ricevuto degli sputi. Il presidente Oipa è stato così trasferito al pronto soccorso dove sono state riscontrate  diverse contusioni alla testa, all’addome e sulla schiena.

Una scena irreale che si è terminata con il fermo dei tre aggressori e una denuncia a loro carico in stato di libertà per violenza, minacce, lesioni personali aggravate ed oltraggio a pubblico ufficiale.

Il giovane attivista ha poi ringraziato tutti coloro che hanno espresso solidarietà nei suoi riguardi, annunciando di voler intraprendere un’azione legale per tutelare anche chi gli sta vicino: “Grazie. Grazie di cuore a tutti. State sereni e tranquilli che non mollo ma sto attuando delle azioni con il mio legale per tutelare al massimo chi mi sta vicino. Ovvio che, come capirete, non sono situazioni piacevoli. Il mio stato d’animo al momento non è certamente sereno”.

 

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