Nonostante un’associazione e il ministro si siano mobilitati per salvarlo, l’orso Misha, maltrattato per 15 anni al circo, è morto.

Per quindici anni, l’orso Mischa, che apparteneva alla coppia di addestratori Poliakov, veniva spesso mostrato al pubblico dai proprietari per farli intrattenere.
Le deplorevoli condizioni in cui è stato detenuto sono state fatali per la sua salute: dopo una serie di trattamenti in anestesia generale al rifugio La Tanière, Mischa non è riuscito più a risvegliarsi. Le condizioni in cui Misha viveva sono state mostrate da One Voice su Twitter.
È morto l’orso Misha: i maltrattamenti subiti al circo VIDEO
Les pattes de Micha sont à vif, infestées d’asticots, il respire très péniblement et, dans sa cellule, chaque mouvement semble un effort incommensurable. @Min_Ecologie, @Elisabeth_Borne @brunepoirson, on attend quoi pour sauver ce vieil ours? #CirquesSansAnimaux pic.twitter.com/OJ4pPpo77d
— One Voice (@onevoiceanimal) 8 settembre 2019
Il trasferimento di Mischa a La Tanière non è stato facile. Per portare via l’animale dai suoi proprietari, le associazioni sono dovute passare attraverso il prefetto di Loir-et-Cher e il ministro per “La transizione ecologica e solidale”, Élisabeth Borne, responsabile tra l’altro della protezione della fauna selvatica.
In una lettera al prefetto, il direttore di La Tanière ha descritto la triste condizione di Mischa e le sue condizioni di detenzione tra i Poliakov: ” I vermi non compaiono in pochi giorni in un essere. vivente, né la grave malnutrizione, né le tracce verdastre sul fondo delle mangiatoie, né i topi nei sotterranei e nel recinto “. Sulle sue gambe sono scomparse anche alcune piaghe.
Per lui, Mischa soffriva per “mancanza di cure, negligenza o palese mancanza di professionalità”. Il 13 settembre 2019, il Ministro ha emesso un ordine che proibiva a Mischa di partecipare a qualsiasi spettacolo e che fosse curato entro cinque giorni.
Dopo una lunga battaglia giuridico-amministrativa l’orso è stato finalmente trasferito al rifugio La Tanière, dove gli sono state profuse delle cure. Appena arrivato al rifugio, le sue condizioni hanno richiesto cure di emergenza, al punto che il suo trasferimento tre o quattro giorni dopo gli sarebbe stato fatale, ha affermato la struttura specializzata.

Sin dal suo arrivo al rifugio, in questi due mesi Mischa aveva preso 40 chilogrammi. L’orso aveva però un tumore che ha reso necessario che si sottoponesse a un intervento. Giorni fa, i veterinari avevano trovato le sue condizioni abbastanza buone da permettergli di sottoporsi ad anestesia.
Sette veterinari, un cardiologo e un ultrasonografo hanno eseguito una serie di esami e cure, mentre l’orso era in anestesia generale. Quest’ultima gli è stata infine fatale: Mischa non ha avuto la forza di svegliarsi.
Il ministro Borne ha riportato la notizia su Twitter, ricordando il suo impegno per farlo smettere di esibire e per farlo curare, ringraziando tutti i professionisti della ONG, che non sono responsabili del triste epilogo della vicenda di Misha.
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T.F.
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