Una famiglia forniva carne di cane ai ristoranti coreani di Mosca: denunciati da un residente a cui era stato rubato l’animale domestico.

Quella della compravendita di carne di cane
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Scoperta famiglia che rubava cani e vendeva la loro carne
Un taccuino con numeri di telefono di numerosi proprietari di ristoranti di cucina coreana a Mosca è stato trovato presso una famiglia originaria degli stessi Paesi del Sud Asiatico, detenuta ora con l’accusa di furto di cani. I criminali hanno operato a Mosca e nella regione e hanno rubato solo animali domestici, per evitare di avere a che fare con un animale malato. Secondo Sergey Mukhov, l’uomo che ha denunciato tutto dopo aver subito un furto di cane, nell’auto della coppia e del loro figlio è stata trovata una “pila di oro e denaro”, oltre a un cane stordito sotto il sedile. L’uomo, da quanto si apprende, ha avuto il sospetto che i coreani operassero in maniera criminale e ha deciso di pedinarli.
Quando ha poi scoperto i loro traffici, ha denunciato tutto alla polizia. Al momento del blitz nell’abitazione della famiglia coreana, sono stati sequestrati 21 collari, un cane pastore, coltelli e secchi. Probabilmente, il nucleo familiare è coinvolto in un mercato clandestino ben più ampio. Secondo quanto viene riferito, ci sono molti locali sotterranei a Mosca dove si può assaggiare la carne di cane. Tali ristoranti sono solitamente situati in zone residenziali. Ancora oggi, nonostante appelli e prese di posizione illustri, la Corea del Sud consente il consumo di carne di cane e di gatto. Si tratta di alimenti purtroppo di largo consumo nel Paese, ma illegali altrove.
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