Parco Abruzzo, mamma orso e due cuccioli annegati in una vasca non protetta

Foto dell'autore

By lotta75

News, Non solo Cani e Gatti

orsi pericoli
La famiglia d’orsi annegata in una vasca

Annegano tre orsi nel parco Abruzzo

Un dramma, un esempio lampante di quanto sia delicata la vita di animali che tutti demonizzano, tacciandoli di specie pericolose, condannandoli a morte, in alcuni casi, per aggressioni da parte di esemplari femmine che magari volevano solo proteggere i loro cuccioli.

Stiamo parlando degli orsi. Una specie protetta e reintrodotta in alcune aree. Tra queste, nel Parco Abruzzo Lazio e Molise da dove provengono immagini straordinarie degli orsi marsicani.

Leggi anche–> Un faggio attraverso 365 giorni ci dona la poesia della vita nelle foreste dell’Abruzzo
Leggi anche–> L’orso e il lupo che giocano nel Parco Nazionale d’Abruzzo: momenti rari scattati dal fotografo Pellegrini

Purtroppo, la loro esistenza è continuamente minacciata. Non solo dal clima, dalle catastrofi naturali, la carenza di cibo o dal bracconaggio. L’habitat ristretto porta spesso questa specie ad entrare in contatto con ambienti ostili, urbanizzati, esponendoli a dei rischi che questi animali non conoscono, in quanto innaturali. Come le automobili, i treni, le recinzioni o l’asflato. Elementi che non appartengono alla natura e di fronte ai quali, queste creature maestose, non hanno difese.

Leggi anche–> Fauna selvatica, statu quo: soccorso animali e mutamento climatico. Una vera emergenza

E’ il dramma che si è verificato in località “Le Fossette”, tra i Comuni di Balsorano e Villavallelonga, nella Zona di Protezione esterna del Parco, dove tre esemplari di orso marsicano sono annegati in una vasca d’acqua. Un’area privata ma a ridosso del territorio protetto.

“Una perdita gravissima per l’esigua popolazione di orsi marsicani che rischia di vanificare i tanti sforzi compiuti quotidianamente per ridurre la mortalità e per avere un numero di femmine riproduttive più alto”. Dichiara Antonio Carrara, presidente del Parco Abruzzo Lazio e Molise.

Il personale del parco assieme ai Carabinieri forestali hanno effettuato il recupero delle carcasse di una femmina di 10 anni e di due suoi cuccioli, nati quest’anno.

La piccola famiglia è caduta nella vasca e non è più riuscita a risalire. Possiamo solo immaginare il dramma vissuto da mamma orsa che non ha potuto difendere i suoi cuccioli, magari presi dal panico e dal terrore. Le carcasse degli orsi sono state trasferite a Pescasseroli per essere sottoposto ad un’autopsia per escludere altre cause di morte.

Intanto, il servizio di sorveglianza, in raccordo con la Procura di Avezzano, ha adottato tutti gli atti di polizia giudiziaria in relazione alla morte degli orsi.

Già dal 2012, la vasca su una proprietà privata era rischiosa per gli stessi escursionisti e furono effettuati degli interventi di messa in sicurezza. Due orsi erano già morti nella stessa vasca nel 2010.

La direzione del Parco spiega che “su segnalazione dell’Associazione ‘Salviamo l’orso’ il servizio di sorveglianza del Parco ha provveduto a verificare la situazione e l’Ente, pur trattandosi di una proprietà privata fuori dai confini del Parco, nelle scorse settimane ha intimato ai proprietari di realizzare adeguate misure di protezione per garantire l’incolumità di persone e animali, fornendo anche la consulenza tecnica per una soluzione efficace e definitiva del problema. Purtroppo, a tutt’oggi, non è stato realizzato alcun intervento”.

Immediata la condanna di Enpa. “Siamo scioccati per quanto accaduto. E’ inaccettabile e inconcepibile che gli orsi siano morti nella stessa vasca dove ne erano deceduti altri”.

Leggi anche–> Parco Nazionale dell’Abruzzo, avvistate due mamme orso con cuccioli

Il post di denuncia del Parco d’Abruzzo

C.D.

Impostazioni privacy