Processionaria, Ferrara adotta misure drastiche per contrastarla

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By Antonio Papa

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La processionaria sta flagellando Ferrara. Il parassita del pino si è diffuso ormai su larga scala all’interno del comune emiliano. E la cosa va ormai avanti da diversi anni, con danni ingenti al locale patrimonio arboreo. Come se non bastasse, si sono riscontrati anche dei casi di criticità riguardo persone ed animali domestici, di carattere sanitario. Il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, ha deciso di emanare una ordinanza “in materia di sanità ed igiene per la prevenzione dei rischi da processionaria del Pino (Thaumetopoea pityocampa) nel territorio comunale”. Con il presente si intima qualsiasi possessore terriero di aree verdi di sottoporre gli alberi presenti all’interno delle rispettive proprietà ad accurate ispezioni. In particolare a ridosso tra autunno ed inverno, tra ottobre e gennaio.

Gli alberi interessati sono i pini, le querce, i castagni, le robinie e gli olmi in prevalenza, e le ispezioni saranno a carico esclusivo dei privati cittadini. Qualora dovessero essere individuati dei nidi di processionaria occorrerà necessariamente potare i rami sui quali ne è stata riscontrata la presenza, per poi bruciarli immediatamente. In tal modo verrebbe fortemente ridotto il rischio di proliferazione delle larve. Sarà ovviamente possibile rivolgersi anche a ditte specializzate in disinfestazione. La processionaria è presente nel territorio di Ferrara e di altri comuni dell’Emilia-Romagna dal 2007. Lo stesso vale anche per altre province italiane.

Processionaria, un pericolo da non sottovalutare

Le sue larve portano alla defogliazione precoce delle piante sulle quali attecchiscono, ed i peli urticanti che le caratterizzano possono risultare un pericolo anche per l’incolumità delle persone e degli animali. Il periodo in cui si manifesta in prevalenza la processionaria è quello attuale ed entrarne in contatto comporta in primis delle irritazioni della pelle od il sorgere di allergie e reazioni infiammatorie delle vie respiratorie. La processionaria si è manifestata anche in Veneto ed in Toscana, dove nei mesi scorsi diversi bambini erano rimasti intossicati. Nella fattispecie dei cani e gatti, i rischi possono essere anche importanti e non vanno sottovalutati. I peli delle larve di processionaria possono infatti essere inalati dai nostri animali e portare anche a degli shock anafilattici. Non mancano per fortuna dei rimedi ai quali poter fare immediatamente ricorso in caso di necessità.

A.P.

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