Quando anche i randagi salvano la vita all’uomo

Quando anche i randagi salvano la vita all’uomo

Il cane è il miglior amico dell’uomo: un’amicizia e un amore frutto di una convivenza millenaria, testimoniati da numerosi casi in cui i nostri 4zampe sono stati protagonisti di salvataggi. Proprio per questo il cane si rivela un compagno utile non per persone con disabilità, come i non vedenti, ma anche per i salvataggi nei terremoti, in montagna oppure al mare.
Ieri a Falconara a Caorle, nel Veneto, due cani bagnino, un Golden Retriever Ceres e un meticcio della Scuola Cani Salvataggio del Veneto, sono stati fondamentali per il recupero di un bagnante che stava per annegare. Dietro ai comandi dei loro istruttori, i cani hanno riportato a riva un uomo che, a causa della corrente, non riusciva a tornare a riva.

Tuttavia, ci sono dei casi in cui senza addestramento i nostri fedeli compagni intervengono nei salvataggi in modo naturale e spontaneo. Durante l’estate del 2013, a Vieste, in provincia di Foggia, uno sventurato turista tedesco che faceva kite surf nella baia di San Lorenzo, cadde nell’acqua, rimanendo impigliato nelle corde e in balia del mare mosso e della corrente che lo trascinava al largo.

Si è rivelato decisivo l’intervento di tre cane randagi che vivevano sulla collina antistante lo stabilimento balneario Lido Tintarella di Luna. I tre cani noti dalla popolazione hanno risposto alle urla dell’uomo: mentre uno degli esemplari si è addirittura buttato in acqua per raggiungere l’uomo in difficoltà, gli altri due a riva, abbaiando, hanno allertato i passanti che si sono accorti del turista in mare. Tre uomini si sono tuffati e hanno raggiunto il turista impigliato nelle corde, riuscendo a portarlo in salvo a riva.
Una storia straordinaria a lieto fine grazie a tre piccoli angeli a 4zampe che, nonostante la loro vita da randagi, attraverso il loro gesto hanno riconfermato il sentimento di amore incondizionato che li lega all’uomo.

L’Ente nazionale protezione Animali (Enpa) commentò la notizia in una nota evidenziando come anche i cani randagi “sono capaci compiere di gesti di incredibile abnegazione e di dare prova di un altruismo che spesso non trova eguali tra gli uomini”.
“Chi si mostra infastidito dalla loro presenza o li considera come un problema, non dovrebbe mai dimenticare che dietro ogni trovatello può celarsi un potenziale eroe”, aveva poi aggiunto l’Enpa.

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