Regione Liguria difende i cacciatori: sanzioni a chi disturba l’esercizio venatorio

Foto dell'autore

By lotta75

News

CACCIATORE_CON_CANE

Ha già riscontrato numerose critiche da parte delle associazioni animaliste il testo di legge regionale con il quale la Regione Liguria tutela i cacciatori, introducendo sanzioni nei riguardi di chi disturba l’esercizio venatorio.

Secondo quanto emerge, nella normativa regionale è prevista una sanzione che spazia da 100 a 400 euro per “chiunque volontariamente compia azioni di sabotaggio all’esercizio venatorio, cagionando intenzionalmente l’interruzione della caccia o turbando il regolare svolgimento dell’attività venatoria”.

La nuova legge ha portato dei correttivi in merito al passaggio delle competenze sul tema dalle Province alla Regione. Per cui vi sono una serie di novità introdotte riguardo all’esercizio venatorio come per il rilascio delle abilitazioni. Inoltre, è previsto che sarà compito della Regione ad indicare agli Atc (Ambiti territoriali di caccia) e Ca (Comprensori alpini) il numero massimo delle ammissioni provvisorie ed è stato aggiornato il calendario venatorio.

Per alcuni consiglieri della maggioranza, come quelli del Movimento Cinque Stelle, la nuova legge approvata dal Consiglio Regionale sarebbe in contrasto con le norme nazionali: “Abbiamo chiesto l’abrogazione delle assurde sanzioni anche per chi manifesta contro la caccia così come abbiamo chiesto che fosse cancellato il passaggio in cui si autorizza il foraggiamento dei cinghiali, vietato dalla legge nazionale. Questa legge è incostituzionale e pericolosa: daremo battaglia in aula”, hanno spiegato Marco De Ferrari e Fabio Tosi, consiglieri regionali M5S.

Dello stesso avviso anche il consigliere regionale Gianni Pastorino di Rete a sinistra, il quale ha espresso preoccupazione per la bocciatura dell’emendamento che aveva presentato riguardo con l quale si prevedeva l’obbligo per i cacciatori di indossare un giubbetto ad alta visibilità: “Lo hanno respinto: le persone dovranno stare alla larga dai boschi, perché se li frequenteranno in periodo di stagione venatoria o rischiano la vita, oppure rischiano di essere multati. Peraltro da chi? Dalla polizia provinciale che la stessa regione ha ridotto, solo a Genova, a nove unità?”, ha chiosato il consigliere.

Impostazioni privacy