Salva un cagnolino nel cellophane pronto per essere venduto – FOTO

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By Gabriele

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Doggo rinchiuso in un sacchetto (Twitter)

Nelle settimane in cui il Governo cinese prende una decisione storica riguardo al commercio della carne di cane nel contestato Festival di Yulin, un povero cagnolino è stato ritrovato rinchiuso in un sacchetto, pronto per essere venduto, ancora vivo, come carne. Il piccolo amico a quattro zampe protagonista di questa storia si chiama Doggo e a salvarlo è stato un uomo che ritrovatosi davanti a quel macabro spettacolo non è rimasto inerme.

L’uomo, infatti, si trovava per strada, quando ha visto un gruppo di uomini che stavano vendendo cani vivi intrappolati in sacchetti, del tutto simili a quelli per conservare la carne. Si è avvicinato e ha sborsato novanta dollari, spiegando di volerne acquistare uno. Quindi, prima ha scattato una foto del cane ancora nel sacco, per rendere pubblica la crudeltà, che quindi non si limita al festival oggetto anche in passato di feroci polemiche, poi ha liberato il povero Doggo.

La vicenda di Doggo e del suo angelo custode è stata raccontata dalla figlia dell’uomo, Xingyi Danielle, la quale l’ha condivisa su Twitter, postando sia quella foto del cane intrappolato nel cellophane, praticamente pronto per essere ucciso e quindi cucinato, sia altre immagini che mostrano l’animale felicissimo mentre scondinzola ai suoi nuovi proprietari.

La giovane ha commentato su Twitter l’accaduto, sottolineando: “Almeno siamo riusciti a salvarne uno”. Rispondendo ad alcuni utenti che le chiedevano delucidazioni, la ragazza ha poi aggiunti di essere davvero “molto orgogliosa di papà”.

Fortunatamente Doggo ha trovato chi si è preso cura di lui, ma quello che si cela dietro il commercio di carne di cane in Cina. In un post la China’s Rescues and Shelters ha ricordato gli orrori perpetrati per il commercio della carne di cane, denunciando che si tratta di un settore che danneggia la reputazione dei cinesi, definendolo “moralmente ripugnante”.

“Il commercio della carne di cane è fonte di sofferenza di milioni di cani e di tutti gli amanti degli animali in Cina. La Cina non può essere un leader mondiale se acconsente a questo commercio illegale”, scrive l’organizzazione che si occupa del recupero e della tutela degli animali in Cina.

Nel Paese, molti individui senza scrupoli raccolgono cani randagi da destinare al settore alimentare fino a rubare cani di proprietà. Un fenomeno piuttosto diffuso come mostra un video rimbalzato sui social a novembre nel quale si vede un uomo intento a rubare un cane, legato all’esterno di un’abitazione, al quale spara un dardo avvelenato o con un sonnifero, per poter prelevare il povero animale.

Il salvataggio di Doggo

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