Salvato cane lasciato in balcone sotto al sole

Salvato cane lasciato in balcone sotto al sole

cane balcone

Gli animali soffrono molto il caldo ed è facile che siano soggetti a colpi di calore. Non a caso molte associazioni animaliste, nel periodo estivo, diffondono delle informazioni utili su come comportarsi con i 4zampe durante il caldo (clicca qui). Nonostante ciò molte persone tendono a dimenticarsi dei cuccioloni di casa e capita molto spesso che li lasciano in automobile oppure in luoghi dove non si possono rifugiare.

Grazie alla segnalazione di una vicina, è stato salvato, a Milano, un cane tipo labrador che, per alcuni giorni, il proprietario aveva lasciato chiuso nel balcone, senza protezione dal sole rovente. Secondo quanto si apprende, il proprietario del cane usciva di casa la mattina, lasciando al cane a disposizione una piccola ciotola con dell’acqua. Non solo non vi era una tenda che lo riparasse dal sole, ma inoltre lo spazio per l’animale era angusto di 4 metri per 1, ingombro di oggetti e mobili come un armadio di ferro, una scala e il motore del condizionatore.

Fortunatamente, la vicina di casa ha subito notato che l’esemplare era in difficoltà e ha pertanto provveduto a rinfrescarlo, annaffiandolo dal suo balcone con una pompa dell’acqua. Alla fine, la donna si è decisa ad allertare le autorità competenti e sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale che dopo aver constatato la gravità della situazione ha deciso d’intervenire con gli agenti del Nucleo tutela animali.

L’animale era apparso da subito sofferente e con i vigili del fuoco gli agenti hanno recuperato il cane con l’ausilio di una autoscala. Il cane, ridotto alo stremo, si è lasciato tranquillamente soccorrere ed è stato successivamente trasferito in un canile per una visita veterinaria, mentre la polizia locale ha avviato un’indagine sul proprietario per capire se sia stato lui o una persona alla quale era stata affidata la custodia temporanea dell’animale. In ogni modo, è scattata la denuncia per maltrattamento, in base all’articolo 727 del codice penale.

 

Gestione cookie