Seviziato e abbandonato come un rifiuto: la lenta agonia di un povero cane

Seviziato e abbandonato come un rifiuto: la lenta agonia di un povero cane

Barbarie, inciviltà e tanta cattiveria. Sono ancora pochi questi aggettivi per definire la mostruosità di alcuni individui che si sono accaniti contro un meticcio randagio, morto di stenti, al bordo di una strada in un bagno di sangue.

All’animale prima di essere gettato come un rifiuto è stata tagliata la coda, la lingua e la gola. Alcuni cittadini si sono accorti di lui, lunedì scorso, ma per quel povero animale non c’era più nulla da fare.

Ancora una volta il Sud, ancora una volta Palermo, come scenario dove si perpetrano orrori ai danni degli animali.

La tragica vicenda è stata diffusa dal gruppo animalista che gestisce la pagina Facebook Gatti o canuzzi scomparsi e da adottare a Palermo con lo scopo di segnalare smarrimenti, avvistamenti e adozioni.

“Abbiamo sentito il grido di aiuto di un cane dalla finestra.Siamo uscite di casa e raggiunta quella creatura, abbiamo visto che aveva segni di percosse in tutto il corpo e soffriva. Soffriva tanto. Non riusciva a muoversi, né a mangiare. Abbiamo chiesto aiuto ad alcuni amici ma subito ci siamo resi conto delle gravi condizioni dell’ animale”, hanno raccontato Giusy e Arianna Faddetta, due cittadine che hanno soccorso il povero animale.

Sul posto sono intervenuti i vigili urbani, il canile municipale e medici veterinari. Ma poco dopo il loro arrivo, il cane è morto.

Il gruppo di volontari di Palermo ha voluto condividere la notizia per denunciare quanto accade nell’ombra delle nostre città e quanta crudeltà viene ancora perpetrata ai danni dei nostri cuccioli pelosi, senza che questi individui siano giustamente puniti.

Animali vittime dell’ignoranza e della malvagità umana. Azioni di violenza diffuse in territori periferici dove regna la malavita e il disagio. Troppe volte è stato ribadito come il profilo psicologico di una persona che maltratta gli animali è quello di un potenziale assassino (clicca qui): cattiveria gratuita, maleducazione, rituali di passaggio, ma sopratutto tanta vigliaccheria.

 

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