Strage avvelenamento cani in Sicilia: un’emergenza senza fine

Strage avvelenamento cani in Sicilia: un’emergenza senza fine

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Cani avvelenati in provincia di Caltanissetta

Strage di cani avvelenati in provincia di Caltanissetta

E’ ancora strage di cani per avvelenamento nelle strade della Sicilia. L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) è scesa in campo nelle scorse settimane, impegnandosi a monitorare il fenomeno dei cani avvelenati. Considerando i dati drammatici, per cui ogni giorno vengono segnalati casi di avvelenamento o di bocconi avvelenati, l’associazione ha deciso di mantenere i riflettori accesi sul problema, diffuso in tutte le regioni.

Tuttavia, è al Sud che si registrano il maggior numero dei casi. Dopo il drammatico episodio di Sciacca, sono state registrate numerose altre segnalazioni.

In ultimo una nuova strage, nel comune di Serradifalco, nella provincia di Caltanisetta. Aidaa denuncia in una nota che nel comune sono stati trovati dei sacchetti di polpette avvelenate e le carcasse di quattro cani randagi, tra cui la madre di alcuni cuccioli, una gatta e i propri cuccioli morti avvelenati.

Una decina di animali deceduti dopo una terribile sofferenza. Essendo l’area piuttosto cespugliosa, non si esclude che vi siano altri esemplari vittime di questa strage, sottolinea l’associazione.

Cani avvelenati lasciati per strada

“I bocconi sarebbero stati composti da polpette di macinato, mischiate con veleno dei topi e formaggio grattugiato. Al momento chiediamo che venga immediatamente isolata e bonificata l’area. Stiamo poi valutando con i nostri legali la possibilità di intraprendere azioni contro gli amministratori pubblici in quanto responsabili di quanto accaduto”, dichiara Lorenzo Croce, presidente Aidaa.

Alla gravità di questa vicenda si aggiunge un altro fatto. Ovvero che le carcasse sono state lasciate per tutta la notte per strada e la mattina seguente non sono state rimosse.

“Un fatto grave anche per l’incolumità della pubblica salute. Risultano in principio di stato di decomposizione per strada”, sottolinea Croce.

Secondo le indiscrezioni, nel comune di Serradifalco ci sarebbero stati altri casi simili. Altri quindici cani sarebbero morti per avvelenamento e lasciati per strada.

“Purtroppo ci risulta che nessuno abbia mai preso provvedimenti per la loro tutela”, ha concluso Croce.

E’ davvero raccapricciante pensare che in una società avanzata ci siano ancora situazioni di questo tipo. Dall’igiene, al decoro pubblico, al randagismo. Manca una posizione netta e una condanna delle istituzioni che dovrebbero subito mettere in moto delle azioni mirate.

C.D.

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