La volpe e la gatta: Lula e Kimba amiche anche in quarantena – FOTO

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By Santa

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La storia di amicizia, che sembra scritta da Walt Disney, arriva dalla Campania. Ogni sera la volpe e la gatta di vedono e si salutano.

la volpe e il gatto
Lula e Kimba (Foto Fb)

Sergio De Martino insieme a sua moglie, i suoi due figli e suocera assistono ogni sera all’incontro che è ormai diventato un appuntamento fisso. La storia è iniziata tempo fa quando la volpe, chiamata Lula dalla famiglia, ha scoperto per caso i croccantini di Kimba sul terrazzo della casa di Vico Equense. Da allora Lula “bussa” alla finestra e Kimba le corre incontro.

La storia che ha commosso il web quella tra la volpe e la gatta

gatto volpe
In Pinocchio (Screenshot YT)

Tutto ebbe inizio quando la famiglia De Martino trovò in una fabbrica di caffè una gatta. Era magrissima, quasi pelle e ossa, sporca di grasso e aveva la coda tranciata a seguito di un incidente; la gatta si era infatti infilata nel motore di un camion per ripararsi dal freddo.
La famiglia decide così di adottare la felina e la chiama Kimba. Ma come nasce l’amicizia con Lula? La volpe ancora cucciola una sera scopre fuori alla terrazza di una casa, nella zona alta di Vico Equense, la ciotola dei croccantini del gatto, così comincia a rubacchiare cibo e col passare dei giorni familiarizza con la gatta.

Da allora, ogni sera, la volpe bussa alla finestra della terrazza finché Kimba, che vive in casa, non esce “a salutarla” e a farle sapere che c’è.

Quando torniamo tardi ci aspetta ai margini del bosco, nel buio. Comincia a muoversi solo dopo che abbiamo parcheggiato l’auto nel viale. Viene ogni sera. Tranne quando ci sono temporali, in tal caso arriva all’alba del giorno dopo – ha raccontato Sergio riferendosi al periodo prima della quarantena per l’emergenza Coronavirus – Non si dovrebbe mai tentare di domesticare una volpe né sottrarla alla sua vita selvatica o indurre abitudini non consone per la specie, ma stavolta pare che Lula abbia fatto tutto da sola” ha concluso Esposito.

E adesso che la famiglia è chiusa in casa al grido#iorestoacasa? “Sembra quasi che viene a controllare che tutto va bene. Come se volesse dirci ‘non uscite, restate in casa’. Ci piace credere che sia così” dichiara Sergio un po’ emozionato.

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S.C.

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