La storia di Yaris, il gatto sopravvissuto nel vano motore di un’auto

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By Redazione

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Un gatto di sole sette settimane riesce a sopravvivere miracolosamente nel vano motore di una macchina. Il racconto dell’autista.

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Gatto (Foto Pixabay)

Il proverbio vuole che il gatto goda di ben sette vite. Il motivo? I gatti passeggiano sui tetti, sulle grondaie, sui cornicioni e sugli alberi. A volte scivolano mentre a volte cadono e miracolosamente si salvano.

Questi solo alcuni casi, perché altri possono restare incastrati nel cofano di una macchina e salvarsi, proprio come il protagonista della nostra storia.

Yaris è un gattino di appena sette settimane che per miracolo è riuscito a salvarsi. Era incastrato nel cofano di un’auto e per 50 chilometri il micio è rimasto aggrappato come poteva senza riportare lesioni o ustioni. La donna che guidava il mezzo ha notato la sua presenza una volta arrivata a destinazione.

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La storia di Yaris, il gatto sopravvissuto nel vano motore di un’auto

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Gatto (Foto Adobe Stock)

La vicenda è avvenuta a Winsford, in Inghilterra. Qui una donna, Rosalind O’Brien, mentre si dirigeva presso la casa di sua madre, incurante trasportava con sé un cucciolo di gatto.

Rosalind ha sentito un miagolio molto forte provenire dalla sua auto appena parcheggiata. Appena ha udito il verso, racconta la donna, di essersi ricordata di averlo sentito anche il giorno prima.

“Il giorno prima ho sentito quel miagolio fuori da casa mia, ma non ero sicura da dove provenisse”, afferma la donna. Dopo aver controllato più volte in giro e dopo non essere riuscita a individuarlo, la donna lascia stare.

Per tutto il viaggio Rosalind ha tenuto la musica alta e per questo motivo non poteva sentire il gattino lamentarsi. Una volta scesa dalla macchina però la donna ha controllato in ogni dove pur di trovarlo e salvarlo.

“Non è stato un salvataggio facile”, ammette la donna. Per poter liberare il micio, infatti, la donna ha dovuto smontare delle parti del motore. E solo dopo aver completato questa operazione il gattino ha rivisto la luce. “Era tutto sporco di grasso”, ma non aveva riportato alcun tipo di ferita.

Rosalind O’Brien, innamoratasi di lui alla priva vista ha deciso di prenderlo con sé e adottarlo. Yaris il nome scelto dalla signora, lo stesso nome del modello della macchina in cui si era incastrato il nostro amico a quattro zampe.

A.F.

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