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“Hello, my name is Koko”. Muore la Gorilla che parlava lingua dei segni

Koko e Patterson

Muore a 46 anni Koko, il gorilla che parlava il linguaggio dei segni

“Hai uno scambio, un’emozione intellettiva che si crea come con qualsiasi altra persona. Koko ti guarda negli occhi, ti chiede, vuole ricevere informazioni che sa che tu le puoi fornire. Lo può fare perché conosce il linguaggio dei segni”.

Questa straordinaria gorilla, diventata ambasciatore per la sua specie a rischio, ha conquistato il cuore di milioni di persone.

Ha dimostrato a tutto il mondo che la comunicazione si fonda sul rispetto, lo scambio reciproco e l’affetto. Regalando emozioni uniche.

Leggi anche–> L’appello della Natura: Koko, il gorilla che chiede all’uomo di proteggere la terra

“Esiste solo una piccola differenza genetica del 2% che ci distingue da questa specie”, raccontava Francine Patterson, l’etologa che ha passato tutta la vita con Koko.

Koko, scompare a 46 anni. Ad annunciare la sua morte avvenuta durante il sonno, la Gorilla Foundation creata per Koko in California. Koko era nata nello zoo di San Francisco ed è sempre stata seguita dalla Patterson.

“Era diventata una icona della comunicazione tra specie e dell’empatia. Koko, che nella sua lunga vita aveva imparato a usare oltre un migliaio di parole e ne capiva circa il doppio in inglese, aveva aiutato gli studiosi a capire quanto emotivamente evoluti e intelligenti siano i gorilla. Nel 2016 ci aveva persino rivolto un ammonimento ambientalista: Uomo stupido, proteggi la Terra”.

La gorilla che parlava con l’uomo

Nel 1985, si lega alla gattina All Ball, diventata la sua compagna. Quando morì la gattina Koko si disperò.

Soggetto di numerosi documentari, una delle icone delle copertine del National Geographic, tra cui la storica foto di Koko davanti allo specchio. Legò un’amicizia don l’attore Robin Williams nel 2001. Addirittura, quando nel 2016 apprese della morte di Williams, espresse la sua tristezza con il gesto “pianto” e inclinando la testa.

Studi, ricerche, conferme. L’apporto di Koko al mondo dell’etologia è stata sicuramente una delle più importanti scoperte dell’epoca contemporanea. Quella che ci ha fatto capire che è possibile comunicare con gli animali, stabilire un linguaggio comune e avere uno scambio. Animali che possono condividere i loro stati d’animo e i loro pensieri.

Non è fantascienza con robot privi d’emozioni, bensì il fluire della vita stessa, il senso dell’esistenza.

Addio Koko. Grazie.

Per vedere i video di Koko clicca sul canale youtube di Koko

 

C.D.

lotta75

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