La dieta Barf boom nelle macellerie
La dieta Barf, acronimo che sta per Biologically Appropriate Raw Food, si fonda su una dieta naturale per animali a base di carne cruda, ossa edibili e organi.
Negli ultimi anni, questo tipo di alimentazione per cani e gatti ha spopolato in Europa e di conseguenza anche in Italia, sta prendendo sempre più piede.
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Secondo quanto riporta Adnkronos, si tratta di un settore cresciuto del 10% nell’ultimo anno per un giro d’affarri pari al 5% del petfood nazionale e che supera i 2 milioni di euro l’anno.
Tuttavia, quello che non viene mai detto, è che per realizzare questo tipo di alimento, vi sono delle macellerie specializzate nel preparazione della carne cruda fresca.
Infatti, la catena di produzione di alimenti Barf prevede che la carne sia abbattuta in modo da eliminare i batteri per cui non tutte le macellerie tradizionali sono organizzate per farlo.
In base alla crescentre richiesta, sono pertanto aumentate le macellerie Barf.
“Un negozio ben avviato riesce a vendere fino a 8 mila chili di carne al mese”. Spiega all’Adnkronos Gaia Maiolino, proprietaria del Centro Distribuzione Barf di Varese.
Una quantità di prodotti che vengono poi distribuiti sul territorio.
Tuttavia, non tutti gli esperti sono a favore di questa dieta che ha effetti immediati quali la lucentezza del pelo, maggiore agilità, magrezza e massa muscolare.
Alcuni esperti sono invece del parere che questa dieta basata su sola carne si riveli troppo proteica e privi gli animali di altre vitamine.
Inoltre, pare i risultati migliori si verificano sui gatti, in quanto si tratta di una specie strettamente carnivora. Mentre per i cani c’è stata un’evoluzione nella loro alimentazione. Per cui per i cani, anche se l’antenato era il lupo e cacciava prede, mangiando carne cruda, la vicinanza con l’uomo ha contribuito a cambiare il tipo di alimenti.
C.D.
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