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Cani

Condanna penale per chi parte per la vacanze e lascia a casa il cane

Il cane non può essere lasciato solo da chi parte in vacanza

Malato e lasciato solo per 15 giorni nel cortile di casa, con ciotole d’acqua e cibo. I vicini di casa ma anche alcuni passanti preoccupati per le condizioni in cui verteva il povero animale hanno cercato di aiutarlo, portandogli acqua fresco e cibo.

La proprietaria è stata poi denunciata per il reato di maltrattamento di animali. La donna si è difesa sostenendo che l’animale non era stato abbandonato a se stesso. Infatti, la padrona ha sostenuto di non aver agito con crudeltà, bensì di aver provveduto a tutte le attenzioni, lasciando acqua e cibo a sufficienza per tutto l’arco della sua assenza.

Un’assenza prolungata per ben due settimane, durante le quali il povero animale, adottato dal canile e che aveva la leshmaniosi, era stato lasciato solo in balia di se stesso. Le sue condizioni erano tali da avere destato l’attenzione dei vicini che hanno provveduto non solo al sostentamento dell’animale ma anche a segnalarlo alle autorità preposte.

Prima del sequestro dell’animale furono effettuati diversi sopralluoghi durante i quali il servizio veterinario incaricato aveva accertato l’assenza della padrona e le condizioni gravi di salute, dovute alla patologia come emorraggia dal naso, unghie delle zampe incrinate, onicogrifosi e linfoadenioregalia.

Cani lasciati soli durante le vacanze

A distanza di tempo, è arrivata la sentenza della Corte di Cassazione,la n. 29894/2018, con la quale è stato stabilito una condanna penale per il reato ex art. 544-ter del codice penale per chi lascia solo il cane a casa e parte per le vacanze nel periodo estivo, con sequestro preventivo dell’animale.

Anche se il cane viene lasciato solo in giardino con tutto il necessario, spazi liberi, ciotole d’acqua e cibo in quantità. Per la Cassazione questo non significa voler bene all’animale e prendersi cura di lui.

Una sentenza che a ridosso dell’estate invita a riflettere e a responsabilizzare i proprietari incuranti.

In tal caso, sarebbe stato sufficiente, incaricare una persona che giornalmente poteva prendersi cura dell’animale. Un vicino, un famigliare o un amico per risparmiare o in alcuni casi, i dogsitter provvedono anche a questo servizio.

Il cane incustodito e abbandonato a se stesso potrebbe ferirsi o stare male. Non si tratta unicamente di provvedere al cibo o ad altre esigenze dell’animale, bensì anche alla sua sicurezza.

C.D.

lotta75

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