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Perché i Pit bull attaccano i bambini? Tante sono le risposte

Il recente caso in cui due Pit bull di famiglia hanno aggredito ed ucciso una bambina nel Bresciano ha colpito fortemente l’opinione pubblica. La piccola Victoria aveva solo un anno e ci ha rimesso la vita, al pari dei due cani, che sono stati abbattuti poco dopo perché non lasciavano avvicinare le autorità alla piccola. Non è la prima volta che succede una cosa del genere. E ci si domanda quindi come mai succedano cose di questo genere. Non specificatamente alla imprudenza degli adulti nel lasciare che animali di una certa ferocia entrino in contatto coi bimbi. La domanda più specifica è invece: perché i Pit bull attaccano i bambini?

E’ bene ricordare che questi esseri, come tanti animali in generale, quando si trovano a dover mostrare tutta la loro ferocia lo fanno o per cacciare o per puro istinto. In questo caso il tutto avviene perché l’uomo non sa ascoltarli. Prima che avvenga un attacco, un Pit bull ti avvisa diverse volte e bisogna perciò non essere indifferenti a questi segnali. Qualcosa non va, e senza il conforto del padrone, può avvenire l’irreparabile.

Avere un cane feroce tanto per, od al solo scopo di mantenere sicura la propria abitazione, senza instaurare un sano e necessario rapporto affettivo, può facilmente dare adito al verificarsi di spiacevoli episodi. Questo può contribuire a ridurre di molto epiloghi drammatici. Bisogna educare gli animali anche alla dolcezza ed all’accoglienza, visto che hanno un lato buono. E nella fattispecie del Pit bull, non dovrebbe essere educato all’aggressività ed allo stesso modo non andrebbe tenuto al chiuso o limitato in uno spazio circoscritto.

Sono tutti fattori che contribuiscono a velocizzare ed a fare emergere gli aspetti peggiori di questa razza canina. Se i Pit bull non vengono portati a giocare all’aperto e restano in gabbia o perennemente tenuti al guinzaglio, non riescono a sviluppare la loro capacità di socializzare sia con gli uomini che con altri animali. Molto spesso si pensa a loro come ad una razza aggressiva e prettamente destinata ai combattimenti od alla sorveglianza. Ma non è così.

Pit bull, ecco cosa fare per tenerli mansueti

Esso possiede alcune caratteristiche fisiche pressoché uniche, come la potenza del morso e l’altissima soglia di dolore, che gli consente di resistere al male fisico più elevato. Ma l’aggressività non è innata, viene indotta attraverso vari comportamenti veicolati da parte del padrone. Nessun cane tendenzialmente è aggressivo, ed il gioco serve proprio a non far emergere questo aspetto comportamentale in maniera predominante. Bisogna ricordare che molti cani addestrati nella ricerca di persone scomparse o nei soccorsi sono proprio dei Pit bull. Poi caratterialmente sono molto recettivi, più di altri loro simili di altre razze.

Addirittura vengono pure utilizzati nella Pet Therapy, perché al contrario di ciò che si possa pensare, con loro vanno d’accordo. Tutto dipende dalle condizioni ambientali in cui sono stati cresciuti ed educati. Poi è anche importante a sua volta istruire a dovere un bambino su quello che deve essere il rapporto con un cane: mai permettergli di togliergli il cibo, specialmente mentre mangia. Mai fargli tirare la coda. Mai fargli invadere la sua cuccia, se ce l’ha.

Un’altra cosa che può mettere al riparo i bambini è il loro odore: se il Pit bull riesce a capire che è un qualcosa di familiare, di amico, sarà solo un bene. Occorrerà qualche annusata, qualche leccata, ma niente di antigienico. Infine, pure l’atteggiamento con cui ci si approccia ad un cane può fare la differenza: più si è calmi e meglio è. Urlare può mettere in agitazione il quattrozampe, che come detto, è più sensibile a certi richiami rispetto ad altri suoi simili. Altrettanto importante è non lanciare atteggiamenti di sfida con lo sguardo. Queste sono tante piccole cose che possono sembrare indifferenti, ma che invece risultano assai utili.

In caso di aggressione ad una persona è inutile urlare, picchiarlo o tentare di mantenerlo in qualche modo. Il consiglio è quello di avvalersi di un bastone da premere nell’angolo della gola dell’animale sino a schiacciargli la lingua e indurgli un principio di vomito. Qualora il Pit bull stesse aggredendo un altro cane, è invece consigliabile mantenere quest’ultimo ed accentuare nel Pit bull l’idea che l’altro sia sottomesso. Questo lo calmerà, a differenza dell’agitazione. E ricordate: non teneteli mai rinchiusi in un angolo per troppo tempo e fatelo sentire partecipe, giocate con lui.

A.P.

Antonio Papa

Giornalista pubblicista dal 2010, "fratello maggiore" di tanti redattori del network, autore di trasmissioni televisive. In TvPlay sono, insieme a Claudio Mancini, il conduttore di FantaTvPlay, di "Chi Ha Fatto Palo" e di altri format creati da noi. Sono una persona che ha fatto della scrittura la sua ragione di vita, coronando un sogno che avevo fin da bambino. Il mio motto è “lavorare seriamente senza mai prendersi sul serio”. Cerco di trasmettere la mia passione e il mio entusiasmo alle persone che lavorano con me: quando ci riesco… ci divertiamo!

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