Quando arriva il freddo e apriamo una finestra,, può capitare di trovare tanti piccoli insetti tutti vicini: vediamo di cosa si tratta.
Capita spesso: arriva il primo freddo, apri una finestra che usi poco e… eccole lì. Decine di coccinelle tutte vicine, ferme una accanto all’altra, come se avessero deciso di fare una piccola riunione segreta proprio in quel punto.
A prima vista può sembrare un comportamento strano, quasi insolito. In realtà è una piccola strategia che queste minuscole alleate dei nostri giardini mettono in atto ogni anno per affrontare l’inverno.
Quando arriva l’autunno, la temperatura cala e gli insetti devono scegliere dove e come superare i mesi più difficili. Le coccinelle, a differenza di tante altre specie che svernano sotto forma di uova o larve, affrontano il freddo da adulte. Questo significa che hanno bisogno di un posto riparato dove restare ferme per diverse settimane.
In natura cercano cavità sotto la corteccia degli alberi, piccoli spazi tra le rocce, mucchi di foglie secche. Ma vicino alle case trovano l’equivalente perfetto: fessure tra infissi e persiane, spazi dietro le imposte, angoli in cui la temperatura resta più stabile e il vento non arriva. Per loro una finestra chiusa da mesi è come una grotta protetta.
Non è un caso che si radunino in gruppo. Le coccinelle si aggregano per un motivo semplice ma essenziale: stando vicine mantengono più facilmente una temperatura costante. Una specie di “calore condiviso” che permette loro di consumare meno energie durante la diapausa, quel periodo di inattività profonda che potremmo definire, in modo semplice, il loro “letargo”.
Queste aggregazioni possono essere piccole, con poche decine di individui, oppure impressionanti: nelle campagne, soprattutto in zone molto silenziose e poco disturbate, possono arrivare anche a centinaia.
Quando entrano in diapausa, le coccinelle rallentano tutto: metabolismo, movimenti, consumo energetico. Non mangiano e non volano. Si limitano a restare nascoste, affidandosi alle riserve accumulate durante la primavera e l’estate, quando hanno divorato grandi quantità di afidi.
Questo stato può durare per mesi, più o meno da ottobre fino all’inizio della primavera. Quando le giornate cominciano ad allungarsi e l’aria diventa meno rigida, si “risvegliano”, escono dal rifugio e ricominciano la loro piccola battaglia quotidiana contro gli afidi, preziosissima per l’equilibrio dei nostri giardini.
Articoli interessanti:
È normale chiedersi come comportarsi quando si scopre un gruppo di coccinelle in una stanza che usiamo spesso. Non pungono, non mordono e non fanno danni. Ma se stanno proprio nel punto in cui apriamo e chiudiamo di continuo la finestra, potremmo rischiare di farle cadere o schiacciarle.
In questi casi possiamo spostarle con delicatezza, magari usando un foglio di carta e accompagnandole all’esterno in un luogo riparato: sotto una siepe, vicino a una legnaia, dentro un vaso con foglie secche. Se invece si trovano in un ambiente che non utilizziamo, una soffitta, un magazzino, una casetta in giardino, la soluzione migliore è lasciarle tranquille fino a primavera.
Chi ha un cane dovrebbe fare attenzione al mese di dicembre: non è possibile assolutamente…
Cani sequestrati perché maltrattati ma poi restituiti al padrone: non vi sono reali punizioni per…
Cane da caccia chiuso in una gabbia nel bosco: i cittadini si mobilitano per salvare…