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Il caso del volpino di Napoli: “Vi dico io come stanno davvero le cose”

Dopo il video condiviso sui social che ha per protagonista il cane di razza Volpino a Napoli ha scatenato le polemiche sul web: ecco che cosa è accaduto davvero. 

Il cane volpino i cui video sono diventati virali sul web scatenando le polemiche (Foto Canva -amoreaquattrozampe.it)

Francesca Rusciano, Garante dei Diritti degli Animali a Napoli, spiega che cosa è accaduto al cane Volpino a Napoli. Le parole della garante sono una risposta al clamore mediatico suscitato da un video che ha scatenato un’ondata d’odio contro la proprietaria di un quattro zampe. Il filmato, diffuso da un “influencer animalista” e amplificato da un politico, mostra una donna che cura il suo Volpino adulto. Nelle immagini, il cane appare legato al davanzale con una fascia sul muso mentre gli vengono somministrate delle gocce nelle orecchie. Questo trattamento, sebbene invasivo, è in realtà una terapia salvavita per una grave otite, ma è stato erroneamente spacciato per maltrattamento. Il colore rossastro del farmaco è stato scambiato per sangue, alimentando l’isteria collettiva.

Che cosa è accaduto davvero al cane di razza Volpino a Napoli i cui video hanno scatenato le polemiche sui social

La diffusione virale del video ha portato a una vera e propria “caccia alle streghe” digitale, culminata con persone che si sono recate sotto casa della signora, urlando minacce e cercando di sottrarle il cane. Sul posto sono dovute intervenire le forze dell’ordine per sedare i disordini. Per fare chiarezza sulla situazione, che continua a turbare l’opinione pubblica, è intervenuta Francesca Rusciano, Garante dei Diritti degli Animali del Comune di Napoli.

Che cosa è accaduto al cane volpino protagonista dei video sul web (Foto Canva -amoreaquattrozampe.it)

“Ho immediatamente informato l’Ufficio Tutela Animali e l’ASL veterinaria, chiedendo un sopralluogo,” spiega la Garante. Le verifiche sono state effettuate per ben due volte. “Gli organi competenti – ASL e Ufficio Tutela Animali – hanno escluso in modo chiaro qualsiasi atto di maltrattamento. I cani risultano in perfetta salute e vivono in buone condizioni: la signora li accudisce con attenzione e affetto. È importante ricordare che le valutazioni devono basarsi su dati oggettivi e non su impressioni o immagini estrapolate dai social.”

Le polemiche dopo i presunti maltrattamenti ai danni di un cane di razza Volpino (Foto Canva -amoreaquattrozampe.it)

Il cane, un Volpino adulto, necessita della fascia sul muso (semplice stoffa) per evitare di mordere durante la somministrazione delle gocce, operazione che non sopporta a causa del dolore dell’otite cronica. Medici veterinari e volontari di lunga data hanno confermato le corrette condizioni di benessere psicofisico dell’animale. Francesca Rusciano non risparmia critiche all’uso distorto dei social media. “Stiamo assistendo a una vera e propria ‘caccia alle streghe digitale’, dove il giudizio collettivo si sostituisce ai fatti e alle competenze. È un fenomeno preoccupante: pur di ottenere visibilità e consenso, si rischia di distruggere la dignità delle persone e il benessere degli animali”, afferma.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Lav, arrivano i primi sportelli territoriali contro i maltrattamenti degli animali

Di fronte alla persistenza di messaggi vessatori e a un nuovo evento Facebook indetto per manifestare sotto casa della donna, la Garante lancia un appello alla responsabilità: “Dobbiamo tutti riflettere su quanto la disinformazione possa ferire e sulla responsabilità che ognuno di noi ha quando condivide un contenuto online”.

In che modo i social network influenzano l’opinione pubblica soprattutto riguardo ai maltrattamenti degli animali (Foto Canva -amoreaquattrozampe.it)

Rusciano chiede inoltre che il Comune di Napoli prenda una posizione pubblica ufficiale per “ristabilire la verità, tutelare la cittadina coinvolta e riportare serenità”, fungendo da punto fermo istituzionale contro la degenerazione emotiva. Il caso non riguarda solo gli animali, ma anche l’ordine pubblico, una questione che è stata discussa in Comune. “Episodi come questo evidenziano come la tutela animale, quando viene fraintesa o deformata, possa degenerare in problemi di ordine pubblico”, sottolinea la Garante, invocando una sinergia tra istituzioni per prevenire comportamenti aggressivi.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Usati come cavie da laboratorio, escono dalla gabbia per la prima volta: il video commovente

Infine, Rusciano si rivolge alla comunità animalista, invitando a privilegiare la competenza: “La gestione degli animali deve restare in mano a chi ha competenze specifiche – medici veterinari, tecnici e operatori formati – perché solo loro possono valutare correttamente lo stato di salute e il benessere di un animale.” Con un appello alla calma e al discernimento, la Garante conclude con un messaggio di rassicurazione per chi è preoccupato per il Volpino: “Posso dire con serenità che i cani sono stati visitati e controllati due volte, e in entrambe le occasioni non è emerso alcun segno di maltrattamento o trascuratezza. Sono in buone condizioni di salute e ben accuditi. Invito tutti a fidarsi delle istituzioni e dei professionisti che operano quotidianamente per la tutela degli animali. Una foto o un video non possono sostituire una valutazione veterinaria. I social non devono diventare strumenti per deformare la realtà, ma mezzi per informare correttamente e unire”.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Video di crimini contro gli animali su TikTok: “la situazione è gravissima e allarmante”

Proprio a questo proposito non bisogna dimenticare che TikTok è emerso come il canale preferito per il traffico di specie selvatiche e i crimini contro gli animali, un fenomeno in allarmante crescita anche in Italia. L’avvertimento arriva da chi combatte quotidianamente questi reati: Rossano Tozzi, Brigadiere Capo Cites del reparto operativo Soarda dei Carabinieri, sottolinea come la piattaforma sia diventata un vero e proprio “canale pubblicitario e commerciale” per attività illecite, dal maltrattamento al traffico. (di Elisabetta Guglielmi)

Elisabetta Guglielmi

Conseguita a pieni voti la maturità scientifica, ho intrapreso una carriera umanistica. Ho una laurea triennale in Lettere moderne e due lauree magistrali in Filologia moderna e in Editoria e scrittura; ho un master di Editoria, giornalismo e management culturale. Sono appassionata di scrittura, lettura, disegno e viaggi, e naturalmente di natura e animali. Sono giornalista pubblicista.

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