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Se hai un gatto maschio, fai attenzione: questo può ucciderlo in sole 24 ore

L’appello di una giovane invita chiunque abbia un gatto maschio a prestare attenzione a un dettaglio che potrebbe ucciderlo in poche ore.

In lacrime per Watson (TikTok a_girlandhercats – Amoreaquattrozampe.it)

La TikToker @a_girlandhercats si è rivolta ai suoi follower in un commovente appello – lo scorso 14 settembre – per invitare chiunque possa ritrovarsi nella sua stessa condizione salvaguardare la salute dei nostri amici a quattro zampe in un momento davvero critico. Un incidente domestico, dovuto alla sua dieta alimentare, ha gravemente compromesso la salute del suo amato Watson, di 12 anni. Dopo che il micio è fortuitamente scampato a un blocco intestinale, grazie al ricovero d’urgenza in una clinica veterinaria di fiducia, la ragazza ha voluto spiegare agli utenti quali siano state le dinamiche che hanno provato l’accaduto per evitare, in tal modo, che una simile disavventura possa verificarsi altrove.

Fai attenzione a questo utilizzo: se hai un gatto maschio può ucciderlo in 24 ore

Nella clip su TikTok si evince immediatamente la preoccupazione della ragazza per il suo Watson. Dopo il suo rientro a casa, al termine di una giornata di lavoro, la ragazza ha notato che Watson mostrava di avere dei problemi nella minzione. Vedendo che la situazione tendeva a peggiorare con il passare delle ore si è recata di corsa dal veterinario, il quale ha appurato che Watson mostrava di avere un blocco alle vie urinarie che avrebbe potuto causarne la dipartita in 24/48 ore.

Gatto in allerta (Pixabay Pilar_Molina – Amoreaquattrozampe.it)

Alla base del problema di salute di Watson lo specialista aveva riscontrato una forte disidratazione dovuta all’assunzione di acqua non purificata che avrebbe aggravato una situazione già potenzialmente delicata in molto gatti maschi adulti. Watson, dunque, non aveva ingerito nulla che potesse essere di per sé letale per un gatto, come ad esempio alcune piante nocive per i mici, eppure l’impossibilità di sedarlo per evitare di aggravare le sue condizioni aveva esposto Watson al pericolo di non riuscire a fronteggiare quest’emergenza.

Nonostante possa sembrare – di primo acchito – un rischio causato da una banale distrazione, la ragazza ha spiegato di essersi sempre presa cura del suo Watson nel modo più scrupoloso possibile. Ma di non essere stata a conoscenza di questa pericolosa eventualità nei gatti maschi anziani. Pur avendo sempre calibrato la sua dieta in base alle sue necessità, non lasciando  mai che Watson si nutrisse soltanto con del cibo secco, ma umidificandolo, così da permettere al suo organismo di funzionare regolarmente. Il micio però – anche in combinazione con un forte stress dovuto, secondo il veterinario, alla protratta assenza  della sua mamma umana da casa per dei maggiorati turni di lavoro – avrebbe infine visto aggravarsi le sue condizioni di salute in maniera improvvisa.

Un micio arancione (Pixabay JACLOU-DL – Amoreaquattrozampe.it)

Nel frattempo, a tutti coloro che hanno giudicato la reazione della ragazza al malessere del suo micio un utente – avendo vissuto in passato una simile esperienza – ha voluto prendere le sue difesa tentando di spiegare da un punto di vista diverso i sentimenti della giovane.

@a_girlandhercats #cats #catsoftiktok #cat #catlover #cattok #blockedcat #felinecystitis #urinarycatheter #urinaryblockagecat ♬ original sound – Olivia Christine

Non è un attaccamento malsano” nei confronti di Watson, sottolinea l’utente, ma la dimostrazione di “un legame profondo e amorevole” tra lei e il suo micio. La donna ha dimostrato di essere sinceramente dispiaciuta per il momento difficile che la giovane ha dovuto attraversare in modo tanto brusco e inatteso, e – in conclusione – si dichiara “felice” di sapere “che lui stia bene“. Nelle clip successive Watson appare in diretta dalla clinica e finalmente in fase di recupero, quasi pronto per tornare a casa.

Giada Ciliberto

Laureata in Lingue, Culture, Letterature e Traduzione e laureanda in Scritture e Produzioni dello Spettacolo e dei Media (cinema) presso "La Sapienza" di Roma. La scrittura rappresenta per me un imprescindibile flusso vitale.  Il mio percorso nella Comunicazione inizia con BEJOUR (Become a journalist in Europe) conclusosi nel 2020, presso il Dipartimento CORIS dell'Università La Sapienza e con la successiva collaborazione con alcune riviste on-line. Tra i miei ulteriori interessi ed esperienze rientrano laboratori di scrittura creativa, di teatro, e altre attività legate alla scrittura per immagini.  Sono dell’idea che le creature del mondo animale sappiano ascoltarci anche quando restiamo in silenzio. In ognuna di loro abita un’anima sensibile, per tal ragione tangibile e meritevole di rispetto. Amo osservare e analizzare ciò che mi circonda, viaggiare senza una meta precisa. Credo nel potere anti-anestetico dell’arte e nell’energia potente e costruttiva che deriva dal lavorare a contatto con la natura e con tutte le persone che non hanno mai smesso di dialogare con il loro bambino interiore. 

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