Da allevatore di maiali a coltivatore vegano, la storia di Bob Comis

Bob Comis ha mandato al macello oltre 2.000 maiali nella sua carriera da allevatore, ma poi è successa una cosa che ha cambiato per sempre la sua vita. Bob amava il suo lavoro per lo stretto contatto che garantiva con gli animali e la natura. Amava a tal punto i suoi maiali che speso gli attribuiva un nome e sentiva di dover far qualcosa per il loro benessere all’interno dell’industria alimentare. Tant’è che un paio di anni fa Bob ha preso una scelta davvero improbabile per chi fa il suo mestiere: quando si è ritrovato di fronte all’ultimo maiale ha deciso di smettere con questo lavoro e si è dedicato ad altro. I maiali sono infatti animali estremamente socievoli sia con gli umani che con i loro simili e non sopportano di essere separati, così, quando tutti i maiali sono erano stati macellati e ne era rimasto solo uno, questo lato caratteriale dei maiali è apparso ancora più evidente. L’ex allevatore ha infatti descritto il comportamento dei maiali che rimangono soli, separati da tutti i compagni divenuti già cibo per umani: “Corrono senza uno scopo, in tondo, urlando. Saltano steccati o vi si schiantano contro. Confinati in uno spazio ristretto, si lanciano ripetutamente contro muri e cancelli. Mordono forsennatamente sbarre di metallo. Cercano di arrampicarsi su ogni superficie possibile. Incastrano continuamente i loro musi sotto l’ultima sbarra del cancello sforzandosi di scardinarlo. Dopodiché riprendono a scaraventarsi contro muri e cancelli”. Dopo aver assistito troppe volte a queste scene Bob ha deciso di smettere per sempre con la sua attività. Oggi si dedica alla coltivazione di ortaggi e si sta fortemente impegnando per gli animali eliminando ogni tipo di alimento di origine animale dalla sua dieta. La sua incredibil storia verrà raccontata nel documentario ‘The Last Pig’ che ha il compito di mostrare in luce diversa i maiali e tutti gli animali legati al mondo alimentare e non solo.