Animali in cattività: quelli più sensibili allo stress

Foto dell'autore

By Diana Cavalieri

Non solo Cani e Gatti

Quali sono gli animali in cattività più sensibili allo stress? Vediamo i dettagli di una ricerca molto recente sull’argomento.

animali in cattività
Maiali e galline (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Gli animali sono tenuti in cattività da tempi antichissimi e lo sono ancora oggi. C’è una categoria in particolare che è considerata come animali da allevamento e per questo continua ad essere presa dall’uomo.

Stiamo parlando degli ungulati, gli animali che hanno gli zoccoli. Ce ne sono tanti e molti di questi fanno parte di allevamenti che conosciamo molto bene. Ma quali sono gli animali in cattività che soffrono di più lo stress? Le reazioni allo stress e all’ansia sono diverse, ma ci sono.

Gli studiosi hanno deciso di concentrarsi su questo argomento per capire quali sono gli animali che soffrono di più ad essere rinchiusi o, comunque, a vivere in spazi che non corrispondono al loro habitat naturale.

Animali in cattività: quali sentono di più lo stress?

Con il termine “cattività” si indica la condizione in cui animali selvatici vengono tenuti in un ambiente che non è naturale per loro. Ad oggi questa espressione si indica per tutti quegli animali che vengono tenuti negli zoo, nei parchi e negli allevamenti.

Cavalli tenuti in cattività
Due cavalli (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Parliamo, quindi, di cavalli, di maiali, pecore e giraffe, insomma, tutti quelli che hanno gli zoccoli e che vengono allevati dall’uomo. In una condizione che non è naturale per loro, il loro istinto e le loro esigenze ci sono comunque. Tutto questo li porta a non vivere una condizione di benessere.

Iscriviti al nostro nuovissimo canale WHATSAPP e ricevi ogni giorno storie e video inediti solo per te

Certo, nel tempo sono stati introdotti degli standard pensano a mantenere gli animali in un buon stato di salute. Ma questi sono sufficienti? Un recente studio inglese ha provato a fare luce sull’argomento.

L’università di Aberystwyth e Portsmouth hanno pubblicato una ricerca sulla rivista Proceedings of the Royal Society B Biological Sciences. In questa analisi si scopre che i comportamenti stereotipati che l’uomo induce negli animali da allevamento portano, in qualsiasi caso, ad una condizione di stress.

Lo studio

La ricerca ha indirizzato le attenzioni su oltre 15.000 individui di 38 specie di ungulati. I comportamenti stereotipati di cui accennavamo provocano in alcuni animali più stress che in altri.

Giraffa
Giraffa (Pixabay-amoreaquattrozampe.it)

Ad esempio, i maiali si sono dimostrati essere particolarmente sensibili, insieme alle pecore, ai bufali e agli yak. Questo perché soggetti a strategie di accoppiamento promiscue.

Invece, tutti quelli che hanno bisogno di cibo dall’alto, come le giraffe, i cammelli e i rinoceronti, sono quelli più a rischio. Spesso è la disponibilità di cibo a mancare e questo è sufficiente per generare stress nell’animale.

A volte, la cattività è necessaria per conservare una specie in via d’estinzione. Tuttavia, è una condizione che non permette all’animale di conservarsi come individuo con la sua dignità. Ne risente la sua salute fisica e la sua salute mentale. La cattività priva gli animali della loro natura.

Da qualsiasi punto di vista si guardi l’argomento, è chiaro che non è una condizione positiva per gli animali. Lo studio ha puntato a dimostrare quali sono gli animali che devono essere monitorati con più attenzione, ma sicuramente serviranno approfondimenti.

Impostazioni privacy