
Prendersi un bel bagno di mezzanotte dopo una partita di calcetto sulla spiaggia e godersi il fresco notturno è forse una delle più belle sensazioni estive. La libertà, la spensieratezza e l’allegria di un momento che resterà impresso nei ricordi. Ma quella che doveva essere un’esperienza piacevole, per un giovane adolescente australiano di nome San Kanizav, si è presto trasformata in un incubo.
“L’acqua fredda mi aveva intorpidito le gambe. Sentivo un formicolio, o quello che pensavo fosse un formicolio, invece era qualcosa di più”, ha raccontato il giovane ai media. Nessun dolore, nessuna sensazione particolare. Eppure, il ragazzo aveva centinaia di punture e piccoli morsi sulla pelle, come documentano anche le fotografie del caso che sono state pubblicati dai giornali locali.
I medici lo hanno subito trattato, esprimendo dubbi sul tipo di creatura responsabile dell’attacco: “Qualcuno sosteneva che erano pidocchi di mare, ma veramente nessuno sapeva davvero cosa fossero”, ha aggiunto San.
Il padre dell’adolescente, Jarrod Kanizay dopo l’accaduto si è precipitato sul posto e ha cercato di raccogliere un campione di quelle creature che avevano aggredito il figlio. Kanizav ha poi messo quei piccoli esseri all’interno di un contenitore con della carne e ha filmato come quelle creature si sono subito messere a divorarla. “Potrebbero essere state loro ad attaccare mio figlio visto il modo in cui si sono avventate sulla carne”, ha commentato l’uomo.
Parere degli esperti
Gli stessi esperti e biologi marini hanno espresso dubbi, cercando tuttavia di rassicurare i cittadini. Jeff Weir, del Dolphin Research Institute, ha parlato di anfipodi opportunisti che mangiano elementi in decomposizione: “Non vivono per mangiarci, ma possono fare un assaggio ogni tanto, come le zanzare o le sanguisughe”, afferma Weir.
Richard Reina, biologo marino dell’università di Monash, è invece del parere che si tratti di pidocchi di mare, così come trapelato in un primo momento. Reina ha spiegato che l’attacco ai bagnanti è un fenomeno piuttosto rato: “Quando succede, basta uscire dall’acqua e scrollarseli di dosso per non avere conseguenze. In questo caso Sam è rimasto in acqua fredda per molto tempo e non ha nemmeno sentito alcun fastidio”.