Un altro Ibis Eremita impallinato: l’uccello ferito gravemente

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By Antonio Papa

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Qualche giorno fa è stato ritrovato gravemente ferito un altro rarissimo esemplare di Ibis Eremita. E con questo sale a cinque il numero di rappresentanti di questa specie in via di estinzione colpiti sotto i colpi spietati ed insensati dei cacciatori.

La statistica sul numero di volatili ritrovati morti è spaventosamente alta se si pensa che dei 17 Ibis Eremita partiti verso l’Italia per la migrazione annuale ben 5, come detto, sono finiti impallinati da quelli che non possiamo nemmeno definire cacciatori, ma bracconieri nel vero senso del termine. Si tratta del 25%.

Ad essere stata colpita seriamente è adesso Luna, un esemplare che dal Nord era diretto in Toscana. Il maestoso uccello è stato centrato da un solo pallino di piombo sul finire della scorsa settimana, all’interno di un vasto spazio aperto appartenente al Parco Natura Viva di Bussolengo (VR) e facente parte del progetto LIFE+ “Reason for hope”.

Si tratta di un piano per favorire la reintroduzione degli Ibis Eremita e che cerca di arrestarne lo spaventoso declino anagrafico. L’uccello ferito è stato recuperato e subito sottoposto a radiografie in ambulatorio per cercarne di stabilire le cause del suo grave ferimento.

“Il proiettile ha incredibilmente mancato gli organi vitali del volatile, provocando però una frattura completa al terzo prossimale della tibia, subito immobilizzata per evitare altri traumi”, spiega Camillo Sandri, veterinario del Parco Natura Viva che ha preso in consegna l’animale.

L’Ibis Eremita è stato poi trasferito di urgenza in una clinica di Bolzano che ospita anche Thor, un suo simile ferito ad inizio ottobre a Grosseto. Per Luna sarà necessario un intervento chirurgico al quale faranno seguito diversi mesi di riabilitazione in uno stato di immobilità totale. Lei e Thor sono gli unici due Ibis Eremiti ancora vivi dei cinque impallinati negli ultimi tre mesi.

Nei giorni scorsi la LAV aveva alzato la voce contro l’opera indiscriminata di coloro che prendono parte all’attività venatoria trasgredendo ogni regola vigente in materia di protezione delle specie protette.

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