Lav e Animal Equality in piazza per salvare i conigli dagli allevamenti intensivi

Lav e Animal Equality in piazza per salvare i conigli dagli allevamenti intensivi

conigli

La Lav e Animal Equality sono scese in piazza, il 5 e 6 dicembre, per sensibilizzare i cittadini sulle condizioni di vita dei conigli negli allevamenti e sulle loro sofferenze. Milioni di animali sono inesorabilmente portati ad un solo destino, quello della macellazione.

Ecco perché le due organizzazioni che si occupano della tutela di animali, attraverso una petizione e raccolta firme chiedono una legge affinché i conigli siano riconosciuti come animali familiari e una tutela giuridica pari a quella di cani e gatti a partire dal divieto di allevamento e macellazione.

La Lav ricorda che in questo settore, la vita di un coniglio si riduce a 12 settimane, in una gabbia grande più o meno quanto lui. Un periodo nell’arco del quale oltre a vivere in mezzo alla sporcizia, agli escrementi, viene imbottito di antibiotici. Ad 80 giorni, sottolinea la Lav, il coniglio viene trasportato con gabbie strette verso il macello, subendo un forte stress, al termine del quale viene macellato. L’animale viene stordito con una scossa elettrica, non sempre efficace, per poi essere appeso a testa in giù e dissanguato tramite taglio della giugulare. Infine, viene scuoiato ed eviscerato.

Un destino che non rispetta il benessere dall’animale né tanto mane la sua natura in quanto il coniglio può vivere fino a 12 anni e ha un carattere socievole e giocherellone.

La campagna promossa con l’hashtag #coraggioconiglio è culminata con un video denuncia pubblicato da Servizio Pubblico, nel quale viene mostrata tutta la crudeltà degli allevamenti intensivi di conigli, cresciuti in gabbie microscopiche e cuccioli lasciati morire fra le feci perché troppo deboli o semplicemente piccoli.

L’Italia è il primo produttore di carne di coniglio in Europa dove ogni anno sono consumati 175 milioni di conigli, per un consumo di 2,5 chili pro capite.

Oltre alla violenza negli allevamenti, le fattrici sono sottoposto a ritmi disumani con nidiate di oltre dieci piccoli alla volta e vengono inseminate mentre stanno ancora allattando. Una fattrice non supera i due anni di vita.

“Per superare le contraddizioni tra conigli da compagnia e da carne chiediamo ai cittadini di recarsi in piazza e firmare la nostra petizione per aiutarci ad offrire a questi animali la tutela e la dignità riconosciuta ai cani e ai gatti. Con la nostra petizione vogliamo salvare oltre 30 milioni di conigli che ogni anno vengono allevati e uccisi in Italia”, hanno affermato LAV e Animal Equality.

Maggiori informazioni e perfirmare la petizione clicca qui

Posted by LAV on Venerdì 4 dicembre 2015

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