Alcuni luoghi diventano più ospitali per i serpenti, specialmente in Italia: dove abitano le vipere e quali sono le specie più comuni.

Negli ultimi mesi l’allerta dovuta alla presenza di vipere in Italia ha riguardato anche numerosi centri cittadini. Uno dei casi di maggiore rilievo ha avuto come vittime della loro presenza in città specialmente altri animali, come cani e gatti. In particolare, questo si è verificato nel centro della penisola: dove, a Ostia (nel Lazio), è stata accertata la presenza di vipere in seguito a due morsi ad animali domestici nelle aree verdi della città. La presenza di questi serpenti è stata nel frattempo documentata anche in altre zone della penisola, come ad esempio, in Toscana, a Firenze.
Vipere in Italia: in quali luoghi puoi trovare questi serpenti
Sebbene questi eventi si siano susseguiti a partire dall’inizio dell’estate fino al mese di luglio 2025 inoltrato, altri casi sono stati registrati anche in altre Regioni italiane, che hanno abitualmente ospitato – per loro conformazione geologica – queste specie di rettili. Com’è risaputo la vipera più frequentemente avvistata in Italia è la vipera aspis. Questa specie si può trovare con maggiore frequenza all’interno di territori boschivi, ai margini delle strade soleggiate, soprattutto nei pressi dell’Appennino.

La vipera aspis è dunque fra le specie più comuni in Italia ma anche fra quelle più temute dai cittadini a causa della pericolosità del suo veleno, in particolare per alcuni animali, bambini e persone anziane.
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Stando nel frattempo ai risultati dei report scientifici stilati nel corso degli ultimi anni sembra che una delle Regioni non ancora abitate dalle vipere sia la Sardegna. Tale assenza di queste specie di rettili sarebbe dovuta principalmente al distaccamento di questa parte di territorio, rispetto al restante di territori europei, risalente a un periodo in cui le vipere ancora non avevano iniziato a insediare queste zone.
Habitat delle vipere: in quali città si trovano nella penisola
Tra le città italiane invece in cui continua tutt’oggi a manifestarsi il fenomeno riguardante un alto tasso di frequentazione di vipere nelle zone limitrofe (e anche in stagioni come l’autunno) vi sono molte città dell’Emilia-Romagna, della Lombardia, del Piemonte, della Valle D’Aosta, del Veneto e del Trentino-Alto Adige.

L’habitat naturale delle vipere non è di certo quello dei centri cittadini, non amando queste ultime i forti rumori o le vibrazioni. Eppure – secondo i report degli ultimi anni, probabilmente anche in seguito al temporaneo spopolamento delle città dovuto al periodo dei lock-down – sembra che queste specie abbiano iniziato a proliferare anche in altre zone, seppur prediligendo rifugiarsi in anfratti naturali, come per esempio cataste di legna nei giardini delle abitazioni o margini urbani lasciati senza costante manutenzione.