Vi siete mai chiesti come si chiama e di che razza è quel bellissimo cane di Barbie degli anni 80 e 90? Affianca la fashion doll in tantissime occasioni mondane e non. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Barbie è la fashion doll commercializzata dalla Mattel a partire dal 9 marzo 1959 che rappresenta una giovane donna statunitense. Ma non solo. E’ stata protagonista di cartoni animati, di serie televisive, di videogiochi e di giornaletti per bambini/e e ragazzini/e.
Barbie ha tanti amici e parenti, ha traslocato più volte, guidato tanti mezzi di trasporto e svolto le professioni più disparate. Ha avuto anche tanti animali però.
Come dicevamo Barbie ha avuto tantissimi animali: 6 gatti, 21 cani, 12 cavalli e 3 pony, un cucciolo di leone, una giraffa, una zebra, uno scimpanzé, un panda e persino un’orca, ma l’animale più iconico della fashion doll è il suo cane più famoso.
Il suo nome è Beauty (bellezza in italiano), è elegantissimo ed è un levriero afgano. Si tratta di una razza originaria dell’Afghanistan riconoscibilissima per la sua bellezza e per l’eleganza dei suoi movimenti valorizzata e accentuata anche dalla lunghezza del pelo che lo rende un cane quasi altezzoso, di classe.
Cosa sappiamo di Beauty? Barbie è fiera di passeggiare con Beauty per le vie della città, è molto affezionata e si diverte ad accarezzarlo, a lanciare l’osso e a pettinare il suo lungo pelo. Beauty ha vinto diversi concorsi di bellezza e quindi possiede anche la corona e la fascia con la medaglia vinta. Negli anni 80 e 90 è stata commercializzata anche insieme a due cuccioli (come si vede in foto).
In altre confezioni più recenti (anni 2000) Barbie è commercializzata con il cane Ginger, con Tuffy e con Sequin, il barboncino. Anche Sequin è un cane di classe: ha una spazzola, occhiali super fashion e anche un rossetto!
In un film d’animazione del 2016 dal titolo “Barbie e la ricerca dei cuccioli”, Barbie e le sue sorelle si trovano alle Hawaii insieme ai loro cuccioli per una gara di ballo.
Troviamo un levriero africano anche nel cartone animato Oliver & Company (1988) (si tratta della dolcissima Francis), ne La carica dei 101 e in Balto.
Il levriero è stato fonte di ispirazione per Picasso e Dalì. Picasso ne adottò tre: Kabul, Kasbec e Sauterelle e queste furono muse ispiratrici di opere come la statua realizzata nel 1967 a Chigago i dipinti “Jacqueline dog”, “Woman with a dog under e tree” e “Femme au chien”. Salvador Dalì dipinse il Levriero Afgano nel quadro “Invisible afghan with the apparition on the beach of the face of Garcia Lorca in the form of a fruit dish with three figs”.
S.C.
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