Come sussurrare ai cani: alcune basi del metodo di Cesar Millàn

Cesar Millàn è un educatore cinofilo che ama farsi chiamare psicologo di cani o "l'uomo che sussurra ai cani", venuto alla ribalta grazie al reality televisivo "Dog Whisperer", di stampo "SoS Tata", nel quale interviene in casi estremi in cui sono i padroni ad essere "maltrattati" dai loro cani: ovvero quando i cani prendono il sopravvento. Ovviamente, molti esperti cinofili, pur riconsentendo Millàn un raffinato psicologo per cani, lo hanno in parte accusato di aver profittato di persone piuttosto ignare o buone d'animo... Al di là delle critiche, preferiamo prendere ciò che c'è di buono in ogni cosa, per cui proponiamo alcune basi del metodo di Cesar Millàn che potranno risultare utili. Il metodo richiede in partenza che vi sia una buona comprensione del cane e soprattutto per poter essere efficiente sono necessarie tanta pazienza e determinazione. clicca successiva ALLENARE IL CANE AI COMANDI Tra le prime regole del metodo Millàn è importante insegnare al cane vari comandi. E' obbligatorio che il cane risponda ad un ordine in modo che si abitui ad interagire, a capire e rispettare ciò che gli viene detto. clicca successiva CAPOBRANCO Per molti, la teoria del capobranco è un po' fuori moda e in alcune razze come il maremmano, possiamo sicuramente affermare che potrebbe rivolgersi contro il proprietario, in quanto si tratta di una razza abituata a prendere decisioni da sola, quando viene lasciata in montagna a custodire un gregge. Per cui il maremmano tenderà sempre a cercare un rapporto alla pari con il padrone e di collaborazione. In ogni modo, il concetto del capobranco è ancora fondamentale nella relazione con il cane che si deve abituare fin da piccolo a rispettare gli ordini e il ruolo del padrone. Questo insegnamento ha migliori risultati quando il cane viene seguito da cucciolo, mentre in un esemplare adulto sarà più difficile portarlo alla "sottomissione" oppure sarà più difficile interagire con un'educazione che ha già ricevuto che il cane sfrutterà per interpretare e rispondere ai nuovi comandi. Ad esempio in alcuni casi al cane viene insegnato "giù" anziché "seduto". clicca successiva SODDISFARE I BISOGNI DEL CANE Il cane ha alcune esigenze alle quali deve sopperire il padrone, come il cibo, l'acqua, una cuccia, la passeggiata per i bisogni oppure il momento del gioco. Controllare il cibo del cane permette di avviare una buona comunicazione con lui e dare dei comandi al cane quando mangia o al momento del mangiare, aiuta fin da subito a far capire al 4zampe che è il padrone che comanda. Controllando il cibo del cane aiuterà a controllare il suo comportamento. clicca successiva SOCIALIZZAZIONE Approcciandosi al cane, in modo da concedergli una vita equilibrata, è importante ricordarsi che i cani sono esseri "sociali" che osservano e amano controllare le interazioni sociali in famiglia e con altri individui. Molti esemplari chiedono più attenzioni, tanto da esternare le loro richieste arrivando fino a dare le zampate al padrone. Ecco perché bisogna arrivare a contenere alcune esternazioni, facendo eseguire dei comandi immediati, per fare capire chi comanda. clicca successiva GIOCO Tra le altre esigenze che hanno i cani vi è quella del gioco per cui tendono a rubare gli oggetti di casa, come i calzini, le scarpe o quant'altro per poter istigare il padrone a giocare. Infatti per lui sarà divertente vedere il padrone che lo rincorre per recuperare la scarpa e inizierà a correre anche lui, interpretando quel comportamento come un gioco. In questo caso il cane tenderà a prendere il comando e a portare il padrone nel suo gioco. Un buon padrone deve evitare che ciò accada. clicca successiva MOBILI DI CASA Affinché il cane rispetti il ruolo del capobranco, il padrone deve far capire di essere l'unico ad avere accesso ai mobili di casa, come il letto o il divano. Anche se è lecito farli salire di tanto in tanto, il cane deve capire che quello spazio è del padrone. In alcuni casi, alcuni cani diventano aggressivi nel difendere il luogo in cui dormono per cui è bene che capisca fin da subito che alcuni luoghi come il divano e il letto non sono suoi. Ecco perché quando il cane tenta di saltare sul divano è meglio imparagli subito il "no", in modo che capisca quando dovrà scendere dal divano o quando potrà restarci.

Come sussurrare ai cani: alcune basi del metodo di Cesar Millàn

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