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Salute dei Cani

Malattie del cane contagiose per gli umani: ecco quali sono

Quali sono le malattie del cane contagiose per gli esseri umani: ecco un elenco delle principali patologie e dei loro sintomi.

Quali sono le malattie nel cane trasmissibili agli esseri umani (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Con il termine “zoonosi” si indica un’infezione che può essere trasmessa dal paziente a quattro zampe malato agli esseri umani. Tra i tantissimi casi di zoonosi, molto comuni nei diversi Paesi del mondo (Italia compresa) sono le malattie dei cani che contagiano le persone. Ma quali sono le infezioni più diffuse e quali sono i sintomi? Ecco qualche informazione su queste patologie canine e umane.

Quali sono le malattie trasmissibili dal cane agli esseri umani: sintomi, diffusione e cure per queste infezioni

Le zoonosi sono quindi le malattie trasmissibili dagli animali all’uomo. Queste infezioni si suddividono in due categorie: le malattie di origine protozoaria e le malattie di origine parassitaria. Una delle patologie che desta maggiore preoccupazione anche nelle regioni italiane è la Leishmaniosi. Questa zoonosi può colpire sia il cane che l’essere umano. La trasmissione avviene attraverso la puntura del flebotomo, insetti vettori noti con il nome di pappataci.

La leishmaniosi

In Italia questa malattia si manifesta attraverso forme cutanee in prevalenza e attraverso forme viscerali, più gravi e sistemiche, con minore frequenza. La leishmaniosi è invece particolarmente pericolosa in in aree caratterizzate da condizioni igienico-sanitarie precarie, come il Brasile e alcune zone dell’Africa e dell’Asia. A contrarre la malattia sono soprattutto persone il cui sistema immunitario è debole: i bambini e gli individui con patologie pregresse sono i più a rischio. In questo caso il cane non trasmette direttamente la malattia all’essere umano, ma è portatore del vettore biologico, ovvero il flebotomo, che contagia le persone.

Gli animali randagi sono soggetti a maggiori malattie e sono un possibile veicolo di contagio anche per gli umani (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

La rickettsiosi

Altra malattia particolarmente grave è la rickettsiosi. Anche questa zoonosi è diffusa nelle regioni italiane. Si tratta di un’infezione causata dalle zecche. Come nel caso della leishmaniosi, non è il cane a contagiare direttamente l’essere umano, ma il vettore biologico portatore della malattia: la zecca. La trasmissione avviene attraverso il morso di zecche o pulci infette, che inoculano il batterio nell’organismo umano. La scorsa primavera la Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige ha lanciato l’allarme per l’aumento del numero di patogeni pericolosi per esseri umani e animali. Una nota diffusa dall’organizzazione e riportata dall’Ansa conferma l’incremento delle aree a rischio in Italia a partire dal Trentino Alto Adige. Dalle dimensioni comprese tra pochi millimetro fino a un centimetro, le zecche vivono nei giardini, tra cespugli e alberi, e possono essere pericolosi agenti di trasmissione di malattie infettive. Possono pungere sia gli esseri umani sia i cani quando vengono portati a fare una passeggiata.

La malattia di Lyme

Le zecche non sono responsabili solo della rickettiosi ma anche di altre pericolose malattie. Questi piccolissimi parassiti ematofagi si nutrono del sangue di un vertebrato. L’ematofagia è comune in molte specie di artropodi, quali le zanzare e le zecche, o in nematodi quali gli anchilostomi e anellidi come le sanguisughe. Gli Ixodida sono un sottordine di Parasitiformes che comprende tre famiglie di zecche: le Ixodidae o “zecche dure”; le Argasidae o “zecche molli” e le Nuttalliella namaqua. Sono pericolosi vettori di diverse malattie, sia dell’uomo sia degli animali, come la piroplasmosi, o babesiosi, la rickettsiosi da zecche, o febbre bottonosa, la malattia di Lyme (o morbo di Lyme o borreliosi), la neuroborreliosi, l’encefalite.

Tra i segnali che permettono di comprendere che il cane è malato c’è anche la mancanza di appetito (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

La rabbia

Una delle zoonosi più temute, seppur rara in Italia, è poi la rabbia. Questa patologia virale si trasmette principalmente attraverso il morso di un animale infetto, tramite la saliva. In Sicilia e Sardegna è considerata praticamente scomparsa, ma sporadici casi possono ancora verificarsi soprattutto nelle zone abitate da volpi e pipistrelli. In tal senso, esistono due forme di rabbia: urbana (trasmessa da cani e gatti) e silvestre (diffusa tra la fauna selvatica, come volpi e pipistrelli). La rabbia è una malattia infettiva causata da un virus appartenente alla famiglia Rhabdoviridae del genere Lyssavirus che infetta tutte le specie di mammiferi, uomo incluso. Il virus si trasmette attraverso la saliva di animali infetti, in particolare tramite morsi o graffi. Oltre il 99% delle persone contagiate dalla rabbia sono state morse da cani malati.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Tutti sbagliamo, ma quando in gioco c’è la salute dei nostri animali domestici questi 5 errori non vanno assolutamente fatti

Dopo il contatto infetto, il virus ha un periodo di incubazione che varia da alcune settimane fino a diversi mesi. I primi segnali sono generici, manifestandosi in febbre, mal di testa, dolori muscolari, formicolio. Quando il virus raggiunge il cervello compaiono sintomi neurologici gravi dall’idrofobia (che si manifesta nella paura e difficoltà a deglutire l’acqua), alle allucinazioni e alle convulsioni. Una volta penetrato nell’organismo, il virus si muove lungo i nervi periferici fino al sistema nervoso centrale, dove provoca una forma acuta di encefalite. Da lì, migra verso le ghiandole salivari, pronto a essere trasmesso a un nuovo ospite. L’ultima fase è quella in cui il virus danneggia i nervi motori, portando alla paralisi progressiva delle vie respiratorie e alla morte.

La leptospirosi

Un’altra zoonosi estremamente pericolosa sia per le persone che per gli animali è la leptospirosi, causata da batteri del genere Leptospira. In questo caso il cane viene infettato dai ratti, che eliminano il batterio attraverso le urine, contaminando ambienti umidi e acque stagnanti. Sia gli animali domestici che l’uomo possono infettarsi entrando in contatto con acqua o suolo contaminati. La Leptospirosi è estremamente pericolosa tanto che raramente i cani possono sopravvivere a questa malattia. I sintomi variano a seconda del sierotipo di Leptospira, che si manifesta principalmente in una grave insufficienza al fegato e ai reni e sindromi emorragiche, accompagnate da febbre alta e veloce deperimento.

L’importanza dei vaccini e dei controlli veterinari per debellare le malattie pericolose per cani e umani (Foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

L’importanza della vaccinazione e della lotta al randagismo

Negli ultimi tempi è stato predisposto un nuovo schema vaccinale per il quattro zampe che pone particolare attenzione alla reale situazione epidemiologica di ciascuna regione geografica. Secondo studi recenti malattie come il Cimurro, l’Epatite infettiva e la Parvovirosi hanno una minore incidenza, mentre è stato notato un incremento della Leptospirosi e della Leismaniosi. I veterinari ricordano che il cucciolo a 45 giorni di vita deve essere vaccinato contro cimurro, epatite e parvovirosi. Dopo venti/trenta giorni si richiamano CEP (Cimurro Epatite e Parvovirosi) e si esegue la prima vaccinazione L4 (Leptospirosi quadrivalente). Dopo altri trenta/quaranta giorni si ripete CEP-L4. Il cimurro canino e la parvo virosi sono malattie estremamente pericolose. Il cimurro è una malattia infettiva che colpisce principalmente il sistema respiratorio, digestivo e nervoso. La parvo virosi canina, conosciuta anche come gastroenterite trasmissibile, è una malattia infettiva di origine virale che colpisce principalmente i cani. Il parvovirus provoca una grave enterite emorragica, colpendo e distruggendo l’intestino. I sintomi si manifestano in febbre, anoressia e depressione, vomito, forti dolori addominali e diarrea con sangue nelle feci. Queste malattie sono pericolose per i cani ma non si tratta di zoonosi. Debellare le infezioni tramite i vaccini è l’unica soluzione per prendersi cura della salute dei quattro zampe.

Se vuoi saperne di più, leggi un nostro approfondimento sul tema >>> Si chiama “tosse dei canili” e tutti i cani possono prenderla: occhio a questo sbaglio

Non sempre è semplice comprendere cosa gli animali domestici stiano pensando o quali sono le ragioni del loro modo di comportarsi. Per questo è bene stare sempre attenti allo stato di salute dei quattro zampe per capire subito quando può esserci un problema fisico così da intervenire per tempo ed evitare il progressivo diffondersi delle zoonosi. Le zoonosi parassitarie rappresentano un rischio ancora oggi molto diffuso, soprattutto in regioni come Sicilia e Sardegna. Tra le più rilevanti zoonosi vi sono quelle causate da tenie, ovvero da parassiti intestinali del cane. Le uova di questi parassiti vengono eliminate attraverso le feci, contaminando il terreno. Bovini e ovini possono ingerire tali uova pascolando su terreni infetti, e se la carne di questi animali non viene adeguatamente cotta, il parassita può essere trasmesso all’uomo. Controlli veterinari periodici per i cani, con trattamenti antiparassitari adeguati, vaccinazione e corretta igiene ambientale sono alcuni dei modi più efficaci per prevenire infezioni parassitarie. (di Elisabetta Guglielmi)

Elisabetta Guglielmi

Conseguita a pieni voti la maturità scientifica, ho intrapreso una carriera umanistica. Ho una laurea triennale in Lettere moderne e due lauree magistrali in Filologia moderna e in Editoria e scrittura; ho un master di Editoria, giornalismo e management culturale. Sono appassionata di scrittura, lettura, disegno e viaggi, e naturalmente di natura e animali. Sono giornalista pubblicista.

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