In Campania è vietato tenere i cani alla catena: scopriamo quali sono le sanzioni previste dalla Legge regionale per i trasgressori del divieto.
In Campania è vietato tenere i cani alla catena: la Regione ha imposto il divieto con la Legge regionale n. 3 del 2019, prevedendo importanti sanzioni pecuniarie per i trasgressori della norma. Così la Campania entra nel novero delle (poche) Regioni che hanno abolito la catena per i cani (e non solo).
Il miglior amico dell’essere umano legato alla catena a guardia di un’abitazione.
Un’immagine triste, ancora molto diffusa, e che di certo non rende omaggio all’amicizia che dovrebbe legare le due specie. La condizione dei nostri amici a quattro zampe è notevolmente cambiata, in meglio, nel corso del ‘900, ed ancora di più nel corso degli ultimi due decenni.
É la stessa evoluzione legislativa a testimoniarlo, con le numerose norme di tutela a favore degli animali.
Su tutte la disciplina penale, che punisce reati quali l’uccisione di animali (544 bis c.p.), il maltrattamento di animali (544 ter c.p.), spettacoli o manifestazioni vietati (544 quater c.p.), divieto di combattimento (544 quinquies c.p.), nonché l’abbandono (727 c.p.).
Ma è la stessa legge a testimoniare come la pratica di tenere il cane alla catena sia ancora lecita; quantomeno in quasi tutto il territorio nazionale.
D’altronde, come noto, le Regioni godono di un ampio margine di discrezionalità nel disciplinare la materia degli animali d’affezione, purché entro i limiti dettati dai principi stabiliti dal Legislatore nazionale con la Legge quadro n. 281 del 1991 (Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo).
Ed è proprio per questo che solo in alcune Regioni, ad oggi, è vietato tenere i cani alla catena, e tra esse vi rientra anche la Campania.
Potrebbe interessarti anche: Vietato tenere cani alla catena in Umbria: le sanzioni per i trasgressori previste dalla Legge regionale
La Regione ha introdotto il relativo divieto con la Legge regionale n. 3 del 2019, rubricata come Disposizioni volte a promuovere e a tutelare il rispetto ed il benessere degli animali d’affezione e a prevenire il randagismo.
Come si evince dall’art. 9, la misura di tutela non è limitata solo ai cani; è infatti vietato tenere alla catena tutti gli animali d’affezione. É altresì chiaro, tuttavia, che sono proprio i cani gli animali a beneficiarne maggiormente, giacché ancora oggi, spesso vengono meramente utilizzati a guardia della propria abitazione.
Potrebbe interessarti anche: Animali mansuefatti: definizione legislativa e risvolti pratici nel loro possesso
Le sanzioni, invece, sono state introdotte soltanto nel corso dell’ultimo anno (articolo 65, comma 5 della Legge regionale 29 giugno 2021, n. 5): chi trasgredirà all’obbligo di legge sarà punito con una multa che va dai 300 ai 2000 euro.
Non basteranno le sanzioni a cambiare una mentalità ancora troppo diffusa, ma la legge può e deve dare un segnale importante; sperando che, oltre alla Campania, l’Umbria, le Marche ed il Lazio (sul punto può interessare la lettura di Vietato tenere cani alla catena nel Lazio: le sanzioni per i trasgressori previste dalla Legge regionale) anche le altre Regioni possano presto adeguarsi.
Per restare sempre aggiornato su news, storie, consigli e tanto altro sul mondo degli animali continua a seguirci sui nostri profili Facebook e Instagram. Se invece vuoi dare un’occhiata ai nostri video, puoi visitare il nostro canale YouTube.
Antonio Scaramozza
Nel cuore dell’inverno più crudele prende forma la vera storia di Balto, tra neve, silenzio…
Come un angelo custode gli ha salvato la vita: cane rischia di affogare in mare…
La città dei gatti si trova in Italia e precisamente a Napoli: nel capoluogo della…