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Dichiarazione dei redditi 2023 e spese veterinarie: quali sono e come detrarre

Vediamo quali sono le spese veterinarie per la dichiarazione dei redditi 2023, come detrarre e per quali animali è possibile farlo.

Gatto rosso soldi (Adobe Stock-Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Le spese che ogni famiglia deve sostenere per i propri animali domestici possono essere decurtate dalla dichiarazione dei redditi 2023. Ogni anno ci sono dei piccoli cambiamenti, quindi, vediamo com’è la situazione per quest’anno.

Quando si affronta la dichiarazione dei redditi 2023 quali sono le spese veterinarie e come detrarle? Cercheremo di rispondere a queste domande con attenzione a quali animali sono considerati di compagnia e rientrano nel quadro.

Meglio conoscere tutti questi dettagli e aiuti che arrivano dallo Stato per poter recuperare qualcosa. È molto utile in caso abbiate dovuto spendere molto per qualche problema di salute del vostro amico a quattro zampe.

Dichiarazione dei redditi 2023 e spese veterinarie: quali sono e come detrarre

Si considerano gli animali che sono tenuti legalmente e che sono di compagnia o da sport.

Cane si lecca il naso (Pixabay-Amoreaquattrozampe.it)

Non rientrano gli animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare. Inoltre, vale solo per le spese sostenute da un medico professionista. Quindi, si intende tutte le spese sostenute dal veterinario per analisi, accertamenti, interventi chirurgici.

I pagamenti devono essere provati e tracciabili. Devono essere avvenuti tramite versamento bancario o postale. L’unico pagamento in contanti permesso è per l’acquisto di farmaci. Anche in questo caso, però, serve lo scontrino con i dati di chi ha effettuato il pagamento e i dati del prodotto acquistato.

La detrazione dall’Irpef che si può ottenere è pari al 19% delle spese veterinarie fino ad un massimo di 550 euro. Si deve tenere presente la franchigia di 129,11 euro.

Come funziona per il cane guida

È prevista una detrazione Irpef del 19% per l’acquisto di un cane guida per persona non vedente o con disabilità.

Cane da guardia (Pixabay-Amoreaquattrozampe.it)

La detrazione è prevista una sola volta in quattro anni, salvo decesso dell’animale, sull’intero ammontare del costo sostenuto per l’animale. Può usufruire di questa detrazione la persona con disabilità oppure il familiare che si occupa legalmente della persona con disabilità.

Anche in questo caso i pagamenti devono essere tracciabili, quindi, con versamento bancario o postale. Per il mantenimento del cane guida si ha diritto a 1.000 euro. Dal 2020 la detrazione spetta per intero a chi ha un reddito complessivo di 120.000 euro. Da questa cifra in poi, l’importo si abbassa fino ad azzerarsi completamente quando si ha un reddito complessivo pari a 240.000 euro.

Questi sono tutti gli aiuti previsti per chi ha degli animali domestici, cani o gatti, e le regole da rispettare per ottenere la detrazione una volta che si affronta la denuncia dei redditi. È importante saperlo, ma in ogni caso ci si può affidare ai professionisti per tutti i dettagli.

Diana Cavalieri

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Diana Cavalieri

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