Loro sì, noi no! I sensi che gli animali hanno e gli uomini no

Loro sì, noi no! I sensi che gli animali hanno e gli uomini no

Intelligenti, forse più di noi, e con alcune capacità in più. Vediamo quali sono i sensi che gli animali hanno e noi uomini no.

Il delfino che ha sensi che noi non abbiamo si lascia accarezzare da una bambina
I sensi che gli animali hanno e noi uomini no: ecolocalizzazione nel delfino (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

È risaputo che noi esseri umani abbiamo i cinque sensi e che questi ultimi sono molto importanti per la nostra sopravvivenza.

Tuttavia i cinque sensi presenti in noi sono presenti anche negli animali. Infatti è risaputo che alcuni di essi, come i cani e i gatti, hanno sensi come l’udito e l’olfatto molto più sviluppati di noi.

Ciò che pochi sanno è che alcuni animali presentano altri sensi oltre ai nostri. Vediamo, nel seguente articolo, quali sono i cinque sensi che gli animali hanno e noi uomini no.

I sensi che gli animali hanno e gli uomini no: ecco quali sono

Che i cani e i gatti abbiano il senso dell’olfatto e dell’udito molto più sviluppato di noi esseri umani è cosa nota. Ma ciò che pochi sanno, è che alcuni animali presentano veri e propri sensi che noi uomini non presentiamo.

Pipistrelli sull'albero a testa in giù che hanno sensi che noi non abbiamo
Sensi che gli animali hanno e noi no: ecolocalizzazione (Pixabay-Amoreaquattrozampe.it)

Qui di seguito vedremo quali sono i 5 sensi che noi esseri umani non abbiamo e che possiamo riscontrare invece nel mondo animale e soprattutto a cosa servono e quali animali presentano tali sensi.

Ecolocalizzazione

L’ecolocalizzazione chiamato anche suono biologico è la capacità di alcuni animali di localizzare oggetti utilizzando il suono riflesso sotto forma di onde sonore ad alta frequenza.

Viene utilizzato dagli animali per interagire con altri animali, per evitare predatori o ostacoli e per trovare le prede. Possiamo riscontrare l’ecolocalizzazione nei delfini, nelle balene, nei pipistrelli, in alcuni topi e nel toporagno.

Visione ad infrarossi

La visione ad infrarossi è la capacità di alcuni animali di percepire la luce infrarossa invisibile a occhio umano, ma che percepibile come calore.

Possiamo riscontrare tale capacità negli animali a sangue freddo, nello specifico nei pesci rossi, nelle cimici e nelle rane toro, ma anche in alcuni serpenti, nei salmoni e nelle zanzare.

Visione della luce polarizzata

I foto recettori di alcuni animali con il tempo si sono evoluti e hanno fornito a questi ultimi una visione aggiuntiva ossia la visione polarizzata.

Quest’ultima è utile a questi animali per localizzare il cibo, per orientarsi, per individuare il camuffamento e per comunicare con altri animali.

Gli animali che presentano tale capacità e che possono vedere o rilevare la luce polarizzata sono: formiche, grilli, seppia, canocchia, pipistrello dalle orecchie di topo maggiore, cefalopodi, api mellifere.

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Elettroricezione

L’attività muscolare nervosa di alcuni esseri viventi crea dei campi elettrici e l’elettroricezione consente ad alcuni animali di rilevare tali campi per poter cacciare nel momento in cui non possono fare affidamento sul senso della vista.

Squali nell'acqua che si muovono grazie ad alcuni sensi che noi uomini non abbiamo
Squali si muovono grazie ad alcuni sensi che noi uomini non abbiamo (Pixabay-Amoreaquattrozampe.it)

Per questo motivo l’elettroricezione viene utilizzata spesso quando il cibo, quindi le prede, si trovano in acque torbide o in grotte.

Possiamo riscontrare l’elettroricezione in animali marini, in quanto l’acqua è un conduttore elettrico migliore dell’aria. Per questo gli animali che presentano l’elettroricezione sono: squali, delfini, razze e alcuni pesci rossi.

Tuttavia ci sono alcuni animali che possono rilevare campi elettrostatici che si creano nei pressi dei fiori, ossia gli scarafaggi, le api e l’ornitorinco.

Magnetoricezione

La magnetoricezione è un fenomeno in cui gli animali possono utilizzare il campo magnetico per orientarsi, un po’ come se fosse un GPS.

Gli animali che presentano tale capacità, ossia guardare il campo magnetico e utilizzare poi la magnetoricezione sono le mucche, i cervi, le volpi rosse, le farfalle, alcuni uccelli, le tartarughe marine, le aragoste e i moscerini della frutta.

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