Rifiuti animali: come smaltirli secondo la legge in vigore in Italia. Ecco dove andrebbe buttata la spazzatura dei quattro zampe domestici.
Secondo i numeri del Rapporto Assalco Zoomark, oggi ci sono 65 milioni di animali nelle case degli italiani. In tutto il mondo, i tassi di proprietà di animali domestici non sono mai stati così alti come lo sono quest’anno. Vivendo nelle case degli esseri umani e utilizzano ciò che viene creato dagli umani, anche i quattro zampe “inquinano” e producono rifiuti. Ma dove devono essere smaltiti questi rifiuti? Ecco qualche consiglio al riguardo.
Non sempre è semplice trovare le informazioni corrette sullo smaltimento dei rifiuti animali, nonostante il gran numero di articoli e pubblicazioni in rete inerenti l’argomento. Sempre consigliabile è informarsi presso il proprio comune o l’istituzione che si occupa dello smaltimento dei rifiuti per avere delle certezze al riguardo. Una breve guida può comunque essere utile per sapere dove buttare alcuni dei rifiuti più comuni derivati da cani e gatti.
La lettiera dei gatti non deve essere gettata insieme nel sacco destinato ai rifiuti organici. Lo stesso vale per le deiezioni del cane. Gli escrementi degli animali nei sacchetti vanno infatti depositati nei contenitori per i rifiuti misti. Solo nel caso di composti biodegradabili allora si dovrà utilizzare il sacchetto dei rifiuti organici.
Spesso anche l’imballaggio del cibo per cani e gatti crea confusione nello smaltimento. Le scatolette di metallo per alimenti (vuote e lavate) devono essere gettate nel contenitore per metallo e plastica. Stesso discorso vale per le scatolette in alluminio. Per quanto riguarda le bustine di cibo vuote, queste devono essere gettate tra i rifiuti misti. Se invece si tratta di bustine riciclabili (sarà indicato sulla confezione), allora la bustina deve essere messa nel bidone della plastica. Le scatole di cartone laminato vengono smaltite come rifiuti misti. Le scatole di cartone naturale vanno gettate nella carta. I sacchetti di corda di plastica devono essere gettati nella plastica, mentre quelli metallizzati nei rifiuti misti. I barattoli in vetro vengono smaltiti nel contenitore per il vetro. Gli avanzi di cibo, specialmente le ossa e la carne cruda, dovrebbero essere messi nel bidone o nel sacco dei rifiuti misti o organici.
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Le ciotole per alimenti di plastica e metallo devono essere gettate nel contenitore per la plastica, mentre quelle in ceramica e porcellana nel contenitore per i rifiuti misti. Fontane e ciotole elettriche vanno gettate nei rifiuti elettrici. I giocattoli in gomma e plastica vano buttati nella plastica, mentre i giocattoli di legno nei rifiuti misti.
A questo elenco si aggiungono poi le corde e i guinzagli, da gettare tra i rifiuti misti; e museruole, da buttare nella plastica. Tiragraffi, coperte, cucce in materiale sintetico dovranno essere smaltiti nei rifiuti misti. Discorso a parte meritano i rifiuti sanitari come salviette per animali, tappetini per l’urina e simili che devono essere smaltiti nel bidone dei rifiuti misti. I medicinali scaduti vanno gettati in contenitori speciali destinati allo smaltimento di materiale sanitario. Scatole di cartone e volantini di medicinali possono essere invece gettati nel sacco blu della carta. I blister di medicinali vuoti devono essere gettati nel contenitore dei rifiuti misti.
Proprio i primi due rifiuti citati nell’elenco (sabbietta per gatti e bustine per le deiezioni) rappresentano una delle maggiori fonti di inquinamento dovuto agli animali domestici. Per smaltire i sacchetti biodegradabili e oxydegradabili sono necessari impianti speciali estremamente costosi e quindi spesso non utilizzati. Per questo motivo la scelta migliore sarebbero i sacchetti in amido compostabili. Un consiglio è quello di limitare l’impatto ecologico delle lettiere per gatti. La maggior parte di quelle in commercio non sono riciclabili e contengono sostanze nocive, per questo è preferibile optare per una lettiera ecologica completamente biodegradabile. Le sabbiette tradizionali per la lettiera, fatte di argilla e silicio, contribuiscono al problema dei rifiuti indifferenziabili e all’esaurimento delle risorse naturali. Secondo i dati, sono oltre un milione e mezzo i gatti in Italia che usano la lettiera. Solo l’otto per cento della sabbietta è vegetale, Mentre il novantadue per cento è di origine minerale o sintetica.
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Per limitare la quantità di rifiuti si può optare per il riciclo di oggetti ancora utilizzabili. Nel caso, ad esempio, di giocattoli in buone condizioni ma che non piacciono al gatto o al cane a cui erano destinati, si può pensare di regalarli a fondazioni o rifugi. Stesso discorso anche per ciotole più vecchie sostituite da quelle nuove o per guinzagli e imbracature ormai non più utilizzati.
Sono, quindi, circa 800 milioni i pet domestici nel mondo e ognuno di loro ha un impatto ambientale e produce un inquinamento dovuto soprattutto alle decisioni degli umani di riferimento. Secondo i dati dello studio, l’alimentazione di gatti e cani produce l’equivalente di 64 milioni di tonnellate di diossido di carbonio (CO₂) ogni anno, lo stesso impatto che deriva dai gas di scarico rilasciati in un anno da 13,6 milioni di auto.
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Importante è la scelta del pet food, dato che la produzione di questi alimenti ha impatti ambientali estremamente gravosi. Altro consiglio per ridurre l’impatto ambientale di cani e gatti è quello di non acquistare continuamente giocattoli nuovi, soprattutto se in plastica. Meglio preferire giocattoli ecologici: una scatola in cartone sarà il regalo perfetto per il gatto, mentre dei giochi in legno o dei vecchi peluche faranno felice il cane. (di Elisabetta Guglielmi)
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